NBA, partenza lanciata per Steph Curry: da tre fa meglio che nella sua stagione da record

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Dopo aver annichilito i Pelicans nella notte (con 42 punti e 7 triple a segno) Steph Curry si conferma arma "imparabile" per qualsiasi difesa NBA. Un avvio di campionato che riporta alla memoria quello del 2015-16, chiuso con il record all-time NBA per triple segnate (402) e con il suo secondo titolo di MVP della lega, assegnatogli all'unanimità 

Da dove partire. Dalla seconda escursione sopra i 40 punti nelle prime 4 gare (42 nella notte sul campo dei Pelicans, ce n'erano già stati 41 su quello dei Kings); dalle 7 triple rifilate a New Orleans, che portano il totale a 24, di gran lungo il totale più alto in questa prima settimana di stagione NBA (solo Doncic tiene il passo, ma avendo giocato tre gare ne ha 18). Steph Curry sta viaggiando a 33.5 punti di media, i suoi Warriors hanno perso solo al debutto contro i Suns e a Ovest inseguono solo Denver e Dallas, ancora imbattute. E lui, il n°30 dei californiani, sta scrivendo alcune tra le pagine più incredibili della sua carriera - anche se la carta d'identità dice 35 anni. "Non sono mai partito così forte? Non è vero", dice lui, ricordando a tutti la stagione 2015-16, quella (non a caso) conclusa con il suo secondo titolo di MVP, il primo assegnato all'unanimità nella storia della lega. In effetti: 40 all'esordio (sempre contro i Pelicans), poi 25, addirittura 53 (indovinate contro chi? I Pelicans!) e 30. Fanno 37 tondi tondi di media, con il 59.5% dal campo e sfiorando il 49% da tre punti. Le cifre di quest'anno fin qui non sono diversissime (27, 41, 24 e 42), sfiorando il 56% dal campo e andando oltre il 47% dall'arco. Per numero di triple segnate a partita (6.0), anzi, fa addirittura meglio

Le triple e i terzi quarti: vintage Curry, vintage Warriors

Meglio di quell'anno da MVP unanime, che lo vide toccare quota 402 triple segnate a fine stagione, primato suo personale ma anche record NBA all-time (5.1 triple segnate a partita) e meglio che in tutta la sua carriera (ne segnò 5.3 a uscita nel 2020-21, ma giocando solo 63 partite contro le 79 del 2015-16). Curry, insomma, sta giocando e segnando a livelli da record: sarà la voglia di riprendersi dai Nuggets quel titolo strappatogli a giugno, sarà la libertà di giocare più off-ball (lontano dalla palla) ora che c'è Chris Paul in squadra, o chissà cosa sarà. Intanto a New Orleans dei suoi 42 punti 12 sono arrivati nel terzo quarto, quando gli Warriors - ai bei tempi, quand'erano imbattibili - spezzavano sempre in due le partite. Quest'anno fin qui - solo quattro partite ma tant'è - il parziale del terzo parziale dice Warriors 142, avversari 95 (+47). Attenzione a Steph Curry. Attenzione a Golden State. 

HOUSTON, TEXAS - OCTOBER 29: Stephen Curry #30 of the Golden State Warriors reacts after making a three point shot in the second half against the Houston Rockets at Toyota Center on October 29, 2023 in Houston, Texas.  NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and or using this photograph, User is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement. (Photo by Tim Warner/Getty Images)

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