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NBA, Kerr tiene seduto Klay Thompson nel finale: "Strano. Ma me lo sono meritato"

NBA
©Getty

I Golden State Warriors sono solo 11° a Ovest, hanno un record perdente (10 vittorie, 13 sconfitte) e contro i Suns hanno incassato l'11° ko nelle ultime 15 gare. Per questo coach Steve Kerr ha mandato a tutti un messaggio forte, tenendo i titolari in panchina nel finale. Compreso anche un 4 volte campione NBA come Klay Thompson 

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Le cifre della serata di Klay Thompson dicono 2/10 al tiro e 7 punti (con 1/8 da tre, la specialità della casa), ma le cifre non dicono mai tutto. Quello che non dicono è che negli ultimi 6'19" della sconfitta degli Warriors contro i Suns Thompson è rimasto seduto, richiamato in panchina da coach Kerr e non più reinserito. "Strano", il primo commento del veterano di Golden State, che è stato visto urlare (a se stesso) visibilmente infuriato durante un time-out del quarto quarto, prima di gettare a terra con forza un paio di asciugamani. Strano ma "meritato", però - e sono parole dello stesso Thompson. "Ho giocato da schifo, meritavo di essere messo in panchina", ha ammesso. Non l'unico "punito" da coach Kerr: "Ho fatto lo stesso con Wiggins e Looney - dice l'allenatore dei californiani - ma capisco che lui sia deluso. Questa è la NBA: certe sere non è proprio facile". "Certo che sono frustrato - le parole di Thompson nel post-partita - ma pensate che tutto questo finirà per abbattermi? Sono uno che ama competere, pochi amano la sfida come me. Ma quest'anno, in questa ventina di partite, fin qui non ho proprio trovato ritmo". 

E così nel finale della gara contro Phoenix è arrivata l'esclusione, anche perché la panchina Warriors ha risposto benissimo, segnando 80 dei 116 punti di squadra (tra i titolari 24 di Curry, solo 12 il resto del quintetto). Scelta di coach Steve Kerr, che non ha fatto prigionieri. Ma che in spogliatoio gode ancora della fiducia di tutti, a partire proprio da Thompson: "Mi fido di lui. Mi fido ora e mi fiderò sempre"

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