Per la seconda volta nel giro di due settimane gli OKC Thunder sono andati a vincere sul campo dei campioni in carica dei Denver Nuggets, guidati ancora una volta da uno straordinario Shai Gilgeous-Alexander. Il leader dei Thunder si è reso protagonista con una prestazione da 40 punti sul campo di Nikola Jokic, candidandosi definitivamente per il premio di MVP stagionale
Anche in una regular season lunga 82 partite come quella della NBA, ce ne sono alcune che contano un po' di più. Ad esempio gli scontri diretti tra due rivali divisionali che si contendono i primi posti nella Western Conference, come accaduto questa notte tra i Denver Nuggets e gli Oklahoma City Thunder. E ancora una volta ad avere la meglio sul campo dei campioni in carica sono stati i giovani Thunder, che già due settimane fa avevano sconfitto i Nuggets a domicilio grazie a un canestro a un secondo dalla fine di Shai Gilgeous-Alexander per suggellare una rimonta da -8 negli ultimi 5 minuti di partita. Memori di quella sconfitta - solo la seconda stagionale in casa per Denver -, stanotte i Nuggets avevano voglia di rivincita, ma si sono visti dominare in casa ancora una volta da Gilgeous-Alexander e compagni. La stella di OKC ha segnato 17 dei suoi 40 punti finali nel solo terzo quarto, spaccando in due una partita che i Thunder hanno condotto con autorità fino alla fine, interrompendo la striscia di 6 vittorie consecutive di Denver e scavalcandoli in classifica per prendersi il secondo posto della Western Conference.
Jokic incorona SGA: "È un problema in questa lega"
Per OKC si tratta della decima vittoria nelle ultime 13 partite ed è ormai chiaro a tutti che questa squadra può giocarsela già adesso pur in una Western Conference affollatissima e agguerritissima. Il merito è soprattutto di Gilgeous-Alexander, ormai a tutti gli effetti da considerarsi un candidato MVP a pieno diritto, non solamente per record di squadra (21 vittorie e 9 sconfitte) ma soprattutto per le medie individuali. Il canadese è il terzo migior realizzatore della lega dietro Joel Embiid e Luka Doncic, segnando 31.4 punti di media con efficienza straordinaria (quasi il 55% dal campo e il 91% ai liberi) a cui aggiunge 5.7 rimbalzi, 6.3 assist e soprattutto 2.7 recuperi (di gran lunga il numero 1 in NBA) e 0.8 stoppate pur essendo una guardia, il tutto perdendo a malapena 2 palloni a partita nonostante uno Usage Rate altissimo (solo Embiid, Doncic, Giannis, Morant e Fox "usano" più possessi di lui, ma tutti perdono almeno 2.6 palloni a partita). Cifre e rendimento che hanno portato anche Nikola Jokic (a sua volta eccellente nella partita chiudendo con 19 punti, 10 rimbalzi e 7 assist con 9/10 al tiro) a definirlo "un problema per il resto della NBA": "È un giocatore speciale, non da adesso ma già da un paio di anni. La cosa bella è che vuole vincere, non gli interessano i numeri. È la sua qualità migliore". E se parole del genere arrivano dall'MVP delle Finals in carica, allora SGA va considerato anche per il premio di Most Valuable Player di questa stagione.