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NBA, Basket Room: Tyrese Haliburton giocatore unico, l'analisi di Flavio Tranquillo. VIDEO

NBA

I numeri dicono che per quanto riguarda la creazione di gioco da fermo Tyrese Haliburton occupa una categoria tutta sua, separata dal resto della NBA. E l'ex Kings ha anche uno stile e dei movimenti unici, molto poco ortodossi eppure molto efficaci, che gli permettono di risultare un'enigma per le difese avversarie. Flavio Tranquillo analizza la stagione della stella degli Indiana Pacers a Basket Room

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I numeri, a volte, non dicono tutto, ma servono a rendere l’idea di un fenomeno spesso visibile anche a occhio nudo di cui però non si intuisce pienamente la portata. E per quanto riguarda Tyrese Haliburton i numeri dicono una cosa ben precisa: per tutto ciò che concerne la creazione di gioco da fermo, la stella dei Pacers occupa una categoria a parte, separata nettamente dal resto della lega. A distanziare Haliburton dal resto dei colleghi, superstar e leggende viventi comprese, non sono tanto i punti segnati (23.6 a partita, 28° in tutta la NBA) perché il playmaker di Indiana preferisce occuparsi dei compagni e tende a mettersi in proprio solo quando è necessario. Dove l’ex Sacramento gioca in un campionato tutto suo è negli assist (12.6 a partita, 1° posto in solitaria in tutta la lega), nelle penetrazioni (1.26 punti per possesso, sempre tra tutta la lega), nei ball-screen (1.14 punti per possesso, assoluto anche qui) e negli isolamenti (1.18 punti per possesso, in tutta la NBA). Si tratta di statistiche totalmente fuori scala rispetto alla concorrenza, nel ruolo e non solo, frutto di un talento ma soprattutto di uno stile di gioco del tutto unico.

Haliburton Basket Room

Sottotitolo: non provateci a casa

Lo stile di gioco di Haliburton è caratterizzato da movimenti e decisioni che in teoria sarebbero sconsigliati, di quelli che in tutte le scuole basket del mondo si insegna a evitare, ma che per lui funzionano a meraviglia. L’esempio più lampante di questo fenomeno riguarda la sua tecnica di tiro, che per quanto poco ortodossa e fatta di torsioni per molti versi innaturali, si giova di tempistiche di rilascio eccezionali. Tempistiche di molto superiori anche rispetto a quelle di un mostro sacro della specialità come Steph Curry e di un altro giocatore che fa della velocità d’esecuzione al tiro la sua arma principale come Trae Young. Haliburton comanda infatti con ampio distacco la classifica dei tiri presi entro un decimo di secondo (177), vantando al contempo una percentuale di realizzazione (67.2%) che confrontata con quella dei suddetti Curry (131 tiri e 43.9%) e Young (67 tiri e 41.8%) appare quasi surreale. Ciò che fa Haliburton, insomma, non ha niente di normale, ma per come gioca lui ha tutto il senso del mondo. Chiedere agli avversari per conferme.

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