NBA, risultati della notte: SGA riporta OKC al primo posto, colpo Clippers a Minneapolis
Shai Gilgeous-Alexander sfodera una prestazione da MVP guidando i Thunder al successo a Phoenix e al primo posto nella conference, approfittando del ko di Minnesota in casa coi Clippers. Fontecchio segna 15 punti ma Detroit perde a Orlando, New York sbanca Cleveland con la tripla doppia di Josh Hart. Doncic firma la sua terza tripla doppia da 30 punti in fila ma perde con Philadelphia, Wembanyama fenomeno spazza via Indiana. Di seguito tutti i risultati della notte NBA
- Dallas apre la sfida contro i Sixers con un micidiale 11-0 nei primi due minuti, ma dopo il timeout di coach Nick Nurse Philadelphia prende il possesso del ritmo del gioco ottenendo una inaspettata vittoria in trasferta. I Mavs vanno sotto in doppia cifra, tornano a un solo possesso di distanza nel finale grazie al solito Luka Doncic e a un Kyrie Irving da 28 punti e 5/9 da tre, ma non riescono a dare lo strappo decisivo. Tobias Harris (28 punti) e Tyrese Maxey (24) sono i trascinatori per gli ospiti
- In precedenza solo tre giocatori nella storia della NBA erano riusciti a realizzare tre triple doppie consecutive segnando più di 30 punti: Oscar Robertson, Russell Westbrook e Michael Jordan. Con i 38 punti, 11 rimbalzi e 10 assist mandati a segno contro i Sixers Luka Doncic entra in questo club davvero esclusivo, anche se per i suoi Mavs arriva la seconda sconfitta consecutiva contro un avversario privo del suo miglior giocatore
- Golden State arriva a Boston dopo aver vinto 9 delle ultime 10 partite in trasferta, i Celtics li attendono con l’idea di giocare il più classico degli statement game. Ne esce un autentico massacro, perché l’equilibrio dura giusto una manciata di minuti prima che i padroni di casa facciano il vuoto, chiudendo avanti 82-38 già all’intervallo. Jaylen Brown (29 punti) e Jayson Tatum (27) sono i grandi protagonisti per Boston, serata da dimenticare in fretta invece per la squadra di Steve Kerr
- Importante colpo in trasferta per i Clippers, che la spuntano in volata dopo una partita dominata dalle difese. Kawhi Leonard (32 punti e 5 rimbalzi) è il trascinatore dei suoi, risultando decisivo anche dalla lunetta nel finale punto a punto, coadiuvato da Norman Powell con i suoi 24 punti in uscita dalla panchina, frutto di un eccellente 6/8 da tre. Anthony Edwards chiude a quota 27, Rudy Gobert va in doppia doppia con 12 punti e 16 rimbalzi ma i T’Wolves gestiscono male gli ultimi possessi, senza riuscire a fare fallo
- I Raptors tornano a vincere nonostante l’assenza di Scottie Barnes e l’infortunio a partita in corsa di Jakob Poeltl, ringraziando la doppia doppia da 22 punti e 11 assist di Immanuel Quickley e il dominio nei punti in contropiede (26-15) che ha fatto infuriare coach Steve Clifford (“La nostra difesa in transizione è stata terribile”). Agli ospiti non bastano i 26 con 10 rimbalzi di Brandon Miller e i 20 di Miles Bridges per evitare il quarto ko in fila
- Quattro vittorie su quattro in stagione per i Magic contro i Pistons, anche se stavolta non serve un canestro decisivo di Paolo Banchero. L’All-Star è comunque protagonista con 29 punti per conquistare la 35^ vittoria stagionale e superare l’intera passata stagione, salendo 9 partite sopra il 50% di vittorie per la prima volta dall’aprile del 2012. Solo le 20 palle perse dei padroni di casa impediscono uno scarto più ampio, come ci si aspetterebbe quando una squadra sfiora il 60% al tiro contro il 38.4% degli avversari
- Serata da dimenticare in particolare per i titolari dei Pistons, che spaziano dal -19 di Ausar Thompson al -29 di Jaden Ivey in quanto a plus-minus. A segnalarsi allora sono Simone Fontecchio e Evan Fournier, che dalla panchina combinano per 32 punti distribuiti quasi equamente (15 per l’azzurro, 17 per il francese) risultando i due migliori realizzatori di squadra. Per Fontecchio 5/10 al tiro con 2/5 da tre e 3/3 ai liberi, più 4 rimbalzi, 4 assist e 2 recuperi in 33 minuti di gioco
- Dopo aver subito 152 punti per mano dei Pacers a fine novembre, gli Spurs si prendono la rivincita con gli interessi, infliggendo alla squadra di Rick Carlisle la terza sconfitta in quattro partite. Gli ospiti restano sotto per gran parte del match ma riescono a riportarsi a -1 a metà ultimo quarto, salvo subire un parziale di 10-0 guidato da un incredibile Victor Wembanyama, rendendo inutili i 26 punti di TJ McConnell (13/15 al tiro) e i 21 di Pascal Siakam. Ancora opaco Haliburton con 12 punti, 8 assist e 4/16 al tiro
- La seconda vittoria in fila degli Spurs (in stagione non ne hanno ancora vinte tre consecutivamente) porta la firma di Victor Wembanyama a caratteri cubitali: 31 punti, 12 rimbalzi, 6 assist e 6 stoppate per il lungo francese (solo David Robinson e Tim Duncan come lui tra i rookie nella storia NBA), che segna 11 dei 17 tiri tentati di cui 3/4 da tre punti e 6/7 dalla lunetta in meno di 32 minuti di gioco. A dargli man forte ci pensano i 18 punti di Malaki Branham e i 17 a testa di Devin Vassell e Keldon Johnson
- I Knicks si confermano la bestia nera dei Cavs, vincendo a Cleveland nonostante lo spavento vissuto già nel primo minuto di gioco. Jalen Brunson infatti è andato ko per un infortunio al ginocchio che sembrava molto serio, ma che è stato diagnosticato solamente come una contusione venendo sostituito da Miles McBride che non è più uscito dal campo (16 punti in 47 minuti e 13 secondi). Sono proprio McBride e Josh Hart a decidere la partita con due triple fondamentali negli ultimi 96 secondi, spegnendo i Cavs
- Se McBride gioca quasi tutta l’intera partita Josh Hart non è da meno, rimanendo in campo per 45 minuti e 22 secondi realizzando una tripla doppia da 13 punti, 19 rimbalzi e 10 assist. I migliori realizzatori per gli ospiti sono Donte DiVincenzo con 28 punti (6/14 da tre) e Bojan Bogdanovic con 20 in uscita dalla panchina, mentre ai Cavs privi di Donovan Mitchell non servono i 21 di Sam Merrill (7/13 dall’arco) e i 19 di Darius Garland, perdendo a rimbalzo 47-39
- OKC tesse e distrugge la tela della sua vittoria a Phoenix: sotto 17-4 dopo i primi minuti di gioco, gli ospiti rispondono con un parziale di 24-7 e toccano anche il +24 nel corso del primo tempo. A cavallo di terzo e quarto periodo però i Suns confezionano un parziale di 21-2 che permette loro di rimettere addirittura la testa avanti grazie ai 31 punti di Bradley Beal, i 20 di Kevin Durant e i 31 rimbalzi di un enorme Jusuf Nurkic (record per rimbalzi negli ultimi 14 anni di NBA), ma devono arrendersi nel finale
- A tenere i Suns a bada ci pensa infatti un immarcabile Shai Gilgeous-Alexander, che in diretta tv nazionale dà un saggio delle sue qualità a tutto tondo: 35 punti, 8 rimbalzi, 9 assist, 3 recuperi e 3 stoppate per il leader dei Thunder, che tira 15/22 da due punti salvo sbagliare tutte le 5 triple tentate. SGA guida un quintetto tutto in doppia cifra per gli ospiti che hanno anche 22 punti da Jalen Williams, approfittando del ko di Minnesota per risalire al primo posto a Ovest
- Questa la situazione nella Western Conference, dove i Thunder prendono la vetta solitaria grazie alle 18 sconfitte contro le 19 accumulate da T’Wolves e Nuggets (che hanno vinto le ultime sei in fila dopo la pausa per l’All-Star Game). I Clippers rimangono a 2.5 partite di distanza, mentre Phoenix subisce il sorpasso di Sacramento e torna settima
- La tonante 11^ vittoria consecutiva dei Celtics fortifica il miglior record di tutta la NBA, mentre Milwaukee grazie alla sua striscia di cinque successi in fila sorpassa Cleveland al secondo posto. New York risponde ai successi di Philadelphia e Orlando per difendere il quarto posto che significa fattore campo, secondo ko in fila per Indiana che perde terreno