Giusto una settimana fa, Shaquille O'Neal e Mario Chalmers, entrambi sia compagni che avversari di LeBron James, hanno sostenuto che la differenza tra la stella dei Lakers e Michael Jordan e Kobe Bryant consista nel fatto che gli avversari non temono LeBron come alla loro epoca erano temuti MJ e il Black Mamba. E molti giocatori ed ex giocatori hanno sentito il bisogno di smentire quanto emerso in "The Big Podcast"
- Quella lanciata da Shaq nel suo "The Big Podcast" è una provocazione che ha sorpreso molti ma non tutti. O'Neal, infatti, pur essendo stato anche compagno di James in una peraltro non indimenticabile versione dei Cavs a fine anni Duemila, non è affatto restio quando si tratta di sparare giudizi anche molto severi sulle stelle di oggi, in particolare se paragonate a quelle degli anni Novanta
- Hill, tra i protagonisti delle battaglie tra Miami e Indiana durante la permanenza di James a South Beach, già nel 2013 aveva sentenziato: "C'è solo una cosa che tempo più di LeBron: Dio"
- Così come Hill aveva dovuto subire la presenza di James a Miami, così DeRozan si è dovuto più volte arrendere alla superiorità dei Cavs di metà anni Dieci dopo il ritorno di LeBron a Cleveland. "Quel tiro di LeBron su una gamba sola in gara 3 della serie del 2018 mi perseguita ancora"
- "Sapete chi ha paura di LeBron? Gli allenatori, i giocatori, le squadre" spiega l'ex compagno di James a Cleveland. "Jordan, Kobe e anche Shaq erano temuti per via delle regole dell'epoca e del fatto che era quasi obbligatorio marcarli uno contro uno, mentre il dominio esercitato da LeBron è più celebrale. Infatti, anche ora che ha quasi quarant'anni e i Lakers arrancano, nessuno vorrebbe incontrarli al primo turno dei playoff a Ovest"
- "Ho una confessione da fare“ ha ammesso l'ex Celtics in diretta televisiva, "Abbiamo affrontato i Cavs nel 2008 e siamo andati a gara 7. Avevamo appena perso gara 6 e non dico bugie: ero spaventato a morte dall'idea di affrontare LeBron in una gara 7. Quella è stata l'unica volta in cui ho davvero pregato affinché gli succedesse qualcosa in allenamento"
- Acerrimo rivale, nemico, amico, ammiratore: la relazione tra Green e James è cambiata molto nel corso degli anni e il veterano di Golden State garantisce di aver visto diversi compagni di squadra terrorizzati dal LeBron. "L'ho visto con i miei occhi in tutti questi anni: ho avuto compagni di squadra con il terrore di affrontarlo"