Prima della partita della notte contro Miami, Lonzo Ball ha incontrato la famiglia di Alex Reinhardt, il ragazzo morto nel febbraio del 2023 e da cui la guardia dei Bulls ha poi ricevuto la donazione della cartilagine che gli è stata trapiantata nel ginocchio sinistro. Un bel gesto da parte del più grande tra i fratelli Ball, che ha emozionato i genitori di Reinhardt e anche gli spettatori presenti allo United Center
Se Lonzo Ball è potuto tornare a giocare in questa stagione, dove è sceso in campo per 35 partite, il merito è soprattutto di Alex Reinhardt. Il nome può non dire molto, ma si tratta di un ragazzo di soli vent’annivenuto a mancare nel febbraio del 2023 e che aveva deciso di donare i propri organi. Tra i beneficiari di queste donazioni c’è stato proprio il maggiore dei fratelli Ball, che un mese dopo andava sotto i ferri per farsi trapiantare la cartilagine di Reinhardt nel ginocchio sinistro. E da quel momento la guardia dei Bulls ha coltivato il desiderio di poter incontrare e ringraziare di persona la famiglia di Alex. Un desiderio avveratosi nella notte prima della sfida casalinga contro Miami.
Lonzo, Alex e un’emozione speciale
L’incontro tra Lonzo e la famiglia Reinhardt è avvenuto proprio a bordo campo, dove tra una consegna di canotte autografate e le rituali foto di gruppo non sono ovviamente mancate le emozioni. “È stato davvero commovente” ha commentato Angie, la madre di Alex, “siamo felici per tutti coloro che hanno beneficiato della generosità di nostro figlio e incontrare Lonzo è stato speciale”. La signora Reinhardt ha poi raccontato che la famiglia era stata inizialmente contattata in maniera anonima da uno dei beneficiari degli organi donati da Alex e solo in seguito ha scoperto che si trattava di una stella della NBA. E nel ringraziare i genitori del ragazzo che gli ha permesso di tornare a giocare a basket, Ball ha ammesso: “Il gesto di Alex mi ha cambiato la vita”.