Sulla carta la gara interna contro gli Spurs, che ormai non avevano più nulla da chiedere alla stagione, era di quelle semplici, ma la tripla dell’ex Harrison Barnes ha inflitto a Golden State una sconfitta pesante. Agli Warriors, ancora in corsa per un posto ai playoff, non sono bastati nemmeno i 30 punti di Steph Curry, che dopo la gara ha ribadito come la squadra debba ancora dimostrare di che pasta è fatta
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In teoria Steph Curry avrebbe dovuto festeggiare la 6^ stagione della sua carriera in cui ha segnato oltre 300 triple, impresa che nessun altro giocatore è mai riuscito a compiere più di una volta, ma al termine della sfida contro San Antonio la stella degli Warriors non era affatto dell’umore adatto. È stata infatti un’altra tripla, quella dell’ex Harrison Barnes, segnata a fil di sirena nel finale, a condannare Golden State a una sconfitta per 114-111 tanto inaspettata quanto pesante. Gli Spurs, d’altronde, erano arrivati al Chase Center in versione rimaneggiata e senza nulla da chiedere alla stagione, mentre per i padroni di casa si trattava di un’occasione d’oro per rafforzare la propria candidatura ad un posto con ingresso diretto ai playoff nella folle corsa per le posizioni tra la 3^ e l’8^ nella classifica della Western Conference. La sconfitta ha invece fatto scivolare Curry e compagni al 7° posto, una posizione da cui ora potrebbe essere davvero complicato risalire.
Curry e una squadra ancora da scoprire
Dopo la trade che ha portato sulla Baia Jimmy Butler lo scorso febbraio, gli Warriors hanno cambiato decisamente marcia, risultando una delle migliori squadre di tutta la NBA. Il passaggio a vuoto contro San Antonio, però, secondo Curry ha ribadito come Golden State, nella sua nuova versione con l’ex Miami in campo, abbia ancora tanto, se non addirittura tutto da dimostrare. “Abbiamo sempre avuto un approccio professionale e concreto” ha commentato Curry a proposito della prestazione della squadra, “solo che stasera non abbiamo eseguito bene ciò che dovevamo fare”. La stella degli Warriors, però, ha anche affermato di avere le idee chiare su come uscire da questa batosta: “Una buona squadra reagisce a sconfitte del genere, e noi dobbiamo vincere le prossime due partite perché dobbiamo dimostrare che siamo una buona squadra”.