Please select your default edition
Your default site has been set

NBA, Miller contro il suo idolo Paul George: che gliene fa 41 (e poi gli regala la maglia)

NBA
©Getty

Brandon Miller non ha mai fatto mistero di come sia Paul George (davanti perfino a Michael Jordan) il suo giocatore preferito. "Una sorta di fratello maggiore, per me", ha detto dopo averlo incontrato. Ma la star dei Clippers non si è fatta intenerire, e ha maltrattato gli Hornets con 8 triple e 41 punti, suo massimo stagionale. Prima di scambiare però la maglia con la matricola di Charlotte al suono della sirena finale

Hornets e Clippers in stagione si erano già incontrate una volta, il 26 dicembre scorso, ma la matricola di Charlotte Brandon Miller non era in campo, fermato da un problema alla caviglia. In fumo, così, la chance per il rookie degli Hornets di misurarsi per la prima volta contro il suo idolo, il giocatore ammirato di più fin da bambino, su cui ha cercato di modellare il proprio gioco: Paul George. L’occasione (la seconda) è arrivata nella notte, con gli Hornets chiamati a ospitare i Clippers – e Paul George non è stato molto “carino” nei confronti di uno dei suoi più grandi fan. La superstar dei Clippers infatti ha rovesciato sulla difesa di Charlotte il suo massimo stagionale, chiudendo a 41 punti con 8 triple a segno – nonostante un air-ball sul primo tiro e una stoppata subita sul secondo. “Non sai mai che tipo di serata avrai, ma nonostante le difficoltà iniziali sono rimasto aggressivo finché non sono entrato in ritmo. E quando succede, poi, fermarmi diventa veramente difficile”. Se ne sono accorti gli Hornets (sconfitti 130-118) e se n’è accorto Brandon Miller, che se voleva una riprova del talento del suo idolo l’ha “pagata” sulla sua pelle. “È il mio giocatore preferito, come un fratello più grande per me. Non vedo l’ora di potermi allenare con lui in estate. Ogni volta che scende in campo e ci affronteremo uno contro l’altro sarà sempre durissima, ma lo spettacolo non mancherà mai. Sa segnare in tutti i modi ma il suo gioco non finisce lì: è un giocatore che fa della sua difesa un punto di orgoglio, e per questo mi piace molto”. 

Miller da parte sua ha chiuso con 22 punti, 6 rimbalzi, 4 assist e una stoppata il primo duello diretto con il suo “maestro”, mandando a bersaglio 5 triple delle 13 tentate, l’ennesima prestazione positiva in una stagione d’esordio che lo vede sfiorare i 17 punti di media a partita con oltre il 37% dall’arco. Con il ritorno (il prossimo anno) di LaMelo Ball, Charlotte può pensare di aver trovato la coppia dietro su cui provare a costruire un futuro ambizioso. 

leggi anche

Miller: "MJ? Uno dei tanti. Paul George è il GOAT"