Prima della sfida del Kaseya Center contro i Miami Heat, tutti i giocatori dei Dallas Mavs hanno indossato una t-shirt speciale: "Pravi" in sloveno vuol dire "vero" e accanto alla sigla MVP (Most Valuable Player) l'idea dei texani era quella di sostenere la candidatura a MVP NBA di Luka Doncic. Che ha risposto (in campo) di par suo, sfiorando la consueta tripla doppia (29+9+9) e guidando Dallas alla vittoria
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Nella serata in cui Luka Doncic festeggia (con una vittoria) la sua partita n°400 in NBA – unico insieme a Oscar Robertson ad aver collezionato almeno 10.000 punti, 3.000 rimbalzi e 3.000 assist nelle prime 400 gare NBA – i suoi compagni ai Mavs gli preparano una bella sorpresa e scendono in campo nel riscaldamento pre-partita al Kaseya Center con una sopramaglia speciale. C’è scritto “Pravi MVP” e per decifrarne il messaggio serve un dizionario sloveno: nella lingua di Doncic, infatti, “pravi” vuol dire “vero”, e il messaggio che a Dallas vogliono far arrivare in tutta America è che il loro n°77 meriti il premio di miglior giocatore della stagione NBA. “Sapevamo che questa annata per lui sarebbe stata speciale – ha detto Kyrie Irving – perché si è fatto avanti come leader, anche vocale, sfidando me per primo e ogni giocatore della squadra a dare il meglio: e questo è il segno di un vero MVP. Le sue statistiche parlano per lui: per me è come un fratello, e voglio vederlo vincere il premio di MVP – anche se so che vincere, di squadra, è la sua priorità, quello che gli importa di più”. “Il suo resumé è migliore di quello di qualsiasi altro giocatore”, aggiunge P.J. Washington. “Non credo ci sia un giocatore che possa affermare con sicurezza di aver avuto una stagione migliore di quella di Luka. Oggi come oggi la miglior pallacanestro sul pianeta la gioca lui: è l’MVP”.
Kyrie Irving: "Se non vincerà quest'anno, lo farà presto"
Ne è convinto anche l’allenatore di Dallas, Jason Kidd, che però vede un’insidia dovuta al “troppo” talento di Doncic: “Fa sembrare le cose troppo facili, ed è quello che succede con alcuni dei più forti di sempre: diamo per scontato il suo talento”. A supportare queste opinioni ci sono ovviamente tutti i numeri che si vogliono: quelli che vedono Doncic miglior realizzatore NBA (con 33.9 punti a sera) o che lo vedono al primo posto per punti creati a partita (sono 57.3 ogni sera), con un record di squadra di 44 vittorie e 24 sconfitte con lui in campo. Eppure, dicono i bene informati, difficile che il premio di MVP non finisca (ancora) nelle mani di Nikola Jokic. “Se non lo vincerà quest’anno lo farà presto”, conclude Kyrie Irving. Difficile dargli torto.