L'alfabeto NBA, le tre declinazioni della T: tripla doppia, trash talk e trade. VIDEO

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Un dato statistico, simbolo di completezza del proprio gioco; un'arte oratoria esercitata da molti (e odiata da altrettanti); uno strumento nelle mani dei GM per costruire al meglio la propria squadra. Giunti alla lettera T nel nostro alfabeto della pallacanestro, scopriamo cosa si nasconde dietro a tre termini usatissimi nell'universo NBA

La nuova lezione sull'alfabeto NBA è quella che riguarda la lettera T, qui declinata in almeno tre significati: T per tripla doppia, per spiegare cos'è, come si ottiene (solitamente andando in doppia cifra per punti, rimbalzi e assist), quali varianti presenta (si può collezionare anche con le stoppate o con i recuperi) e chi è l'indiscusso re della categoria (Russell Westbrook, capace di chiudere 4 stagioni NBA in tripla doppia di media). Ma per T inizia anche il termine trash talk, e se Westbrook viene subito alla mente se si parla di triple doppie, la bocca larga più celebre della NBA forse è stato Gary Payton. Non l'unico certo: Larry Bird (che preannunciò ai suoi avversari la vittoria nella gara del tiro da tre punti all'All-Star Game), Kevin Garnett e tanti altri si sono fatti interpreti di quest'arte oratoria. Ultima parola che inizia per T poi è trade, ovvero gli scambi di mercato. Uno degli strumenti in mano ai GM per risollevare le sorti della propria franchigia. Come si organizzano, che regole hanno e quali sono state quelle che hanno cambiato la storia della lega. Tutto questo in una sola lettera - in attesa della prossima. E se volete ripassare l'intero alfabeto, gustatevi la gallery qui sotto.