NBA, Sixers, la stagione l'ha confermato: con Embiid e Maxey si può puntare in alto
Sulla stagione dei Sixers ha pesato l'infortunio di Joel Embiid. Senza la sua stella la squadra ha faticato molto, perdendo posizioni nella classifica della Eastern Conference. E il camerunese è tornato giusto in tempo per i playoff, pur essendo visibilmente lontanto dalla condizione migliore. L'eliminazione per mano dei Knicks ha chiuso in fretta l'annata di Philadelphia, che però attorno a Embiid e ad un Tyrese Maxey sempre più convincente può costruire un futuro di alto livello
- Quando Joel Embiid si è infortunato il 30 gennaio, i Sixers avevano un record di 29 vinte e 17 perse, da lì in poi hanno chiuso a malapena con il 50% di vittorie. Lo scatto finale, con 8 successi di fila, è arrivato dopo il rientro in campo della loro stella, risollevando una posizione in classifica nel frattempo fattasi molto traballante
- All'appello mancano 7 vittorie, ma dalla scorsa estate Philadelphia è passata attraverso il cambio di allenatore, l'addio a James Harden e l'ennesimo problema fisico di Embiid. Considerate le circostanze, il bilancio appare comunque positivo
- Quel finale di regular season, con il rientro di Embiid e il filotto di vittorie, è stato forse il momento in cui i Sixers sono sembrati vicino alla loro versione migliore. E anche la serie con i Knicks al primo turno, per quanto chiusa con un 4-2 senza appello, ha fornito diversi spunti di ottimismo
- L'infortunio patito da Embiid nella trasferta a San Francisco del 30 gennaio è evidentemente il punto di svolta attorno a cui è girata la stagione di Philadelphia. Con i se e con i ma non si vincono di certo i titoli NBA, ma è lecito chiedersi cosa sarebbe stato dei Sixers se non avessero perso la loro stella per oltre due mesi
- Ancora prima di Joel Embiid, autentico gigante su cui pesa però l'ormai conclamata fragilità fisica, i Sixers possono e devono ripartire da Tyrese Maxey. Durante la lunga assenza del camerunese è stato lui a tenere a galla la squadra, meritandosi a pieno la prima convocazione all'All-Star Game. E Maxey in questa stagione si è rivelato una stella a tutti gli effetti
- Non ci sono dubbi che Embiid in condizioni fisiche almeno decenti sia uno dei primi quattro/cinque giocatori di tutta la NBA e l'ha già dimostrato nella stagione precedente vincendo il premio di MVP. Ovvio che i Sixers del futuro continuino a girare attorno a lui, magari provando a trovare un modo di salvaguardarne la tenuta fisica nel corso della stagione per averlo al meglio quando conta davvero in primavera
- Sulla sostanziale assenza di Tobias Harris nella serie contro i Knicks si è detto e scritto molto, ma è tutta la stagione dell'ex Orlando e Detroit a essere stata incolore. Quando in assenza di Embiid coach Nick Nurse ha chiesto ai suoi uomini di maggior talento di prendersi più responsabilità, Harris non ha risposto all'appello
- Arrivato poco prima della trade deadline, a Buddy Hield i Sixers chiedevano di aggiungere pericolosità al loro gioco perimetrale. E l'ex Pacers e Pelicans ha fatto tutto sommato il suo nella seconda parte di regular season, crollando però nella serie contro New York, dove a eccezione dell'exploit tardivo di gara-6 è stato un fattore a dir poco nullo se non addirittura negativo
- Praticamente ogni mossa di mercato operata da Daryl Morey negli ultimi due anni era orientata ad un unico obiettivo: arrivare all'estate del 2024 con tanto spazio salariale da spendere sul mercato. E i Sixers avranno circa 65 milioni di dollari da utilizzare per rinforzare il roster nei prossimi mesi
- Trovare un terzo violino da affiancare a Embiid e Maxey per fornire a coach Nurse, che già nella sua prima stagione sulla panchina di Philadelphia ha dimostrato un acume cestistico fuori dal comune, una squadra in grado di puntare davvero in alto. Con una terza stella in organico e senza l'assillo degli infortuni i Sixers possono essere una contender a tutti gli effetti
- La 16° scelta al Draft 2024 potrebbe più che altro servire come asset da usare in eventuali scambi, ma non è escluso che Philadelphia se la tenga per aggiungere al roster un giocatore di buona prospettiva e dallo stipendio contenuto
- Se i Sixers dovessero decidere di tenersi la loro scelta al primo giro al prossimo Draft, Kyle Filipowski, centro in uscita da Duke, potrebbe essere il nome su cui puntare per regalare a tendere un cambio all'altezza a Embiid