Playoff NBA, i 12 migliori giocatori del 2° turno secondo le statistiche avanzate di ESPN
Dopo la conclusione delle quattro semifinali di conference, ESPN ha messo assieme una serie di statistiche avanzate (RAPTOR, Box Plus-Minus, Win Shares e Player Efficiency Rating) in un singolo dato chiamato "Consensus Wins" per determinare chi è stato il miglior giocatore del secondo turno dei playoff. Dei giocatori rimasti in corsa per il titolo, però, solo 7 fanno parte della top-12
- Questi quattro giocatori hanno mancato di poco l’ingresso nella top-12 del secondo turno
- PASCAL SIAKAM (0.135 wins/game)
- JAYLEN BROWN (0.133)
- AARON GORDON (0.131)
- EVAN MOBLEY (0.120)
- RAPTOR wins: 1.1
- BPM wins: 1.6
- Win shares: 1.5
- PER wins: 1.9
- Consensus wins: 1.5
- Per game: 0.140
- A lungo deriso per le sue mancanze in post-season, il domenicano ha zittito tutti con una grande serie contro Nikola Jokic, chiudendo in gara-7 con 23 punti e 12 rimbalzi. Towns è ai massimi in carriera per tutte le statistiche avanzate sopra descritte. Può essere lui la chiave per scardinare la difesa di Dallas in finale di conference, visto che non hanno un difensore naturale da opporgli
- RAPTOR wins: 1.6
- BPM wins: 1.9
- Win shares: 1.3
- PER wins: 2.6
- Consensus wins: 1.9
- Per game: 0.143
- Le sue prestazioni nel corso dei playoff lo hanno catapultato nello status di superstar, inanellando anche quattro partite in fila da 40+ punti. Le statistiche avanzate però non lo amano particolarmente per via di un’efficienza al tiro sotto media e numeri difensivi di basso livello (anche se i Knicks difendono meglio con lui in campo). Peccato per la frattura in gara-7 contro Indiana, nella quale però per sua stessa ammissione stava faticando
- RAPTOR wins: 2.2
- BPM wins: 1.7
- Win shares: 1.4
- PER wins: 1.7
- Consensus wins: 1.8
- Per game: 0.147
- Contro OKC ha segnato meno di 16 punti di media, ma si è reso utile in tantissimi modi diversi, specialmente in difesa e nel distribuire il pallone, alzando il livello quando necessario come ad esempio nel finale di gara-3 e con i 22 punti di gara-6. La sua sfida di uno-contro-uno con Edwards in finale di conference potrebbe essere la più entusiasmante di questi playoff
- RAPTOR wins: 1.6
- BPM wins: 2.3
- Win shares: 1.0
- PER wins: 2.3
- Consensus wins: 1.8
- Per game: 0.150
- Ha disputato solo tre partite prima di stirarsi il polpaccio, ma ha sfoderato tre grandi prestazioni contro una super difesa come quella dei Celtics, viaggiando a oltre 31 punti di media con il 53% da tre punti (e con lui in campo Cleveland ha battuto Boston di 17 punti). Ora lo attende un’estate decisiva per la carriera: può scegliere di estendere coi Cavs oppure diventare free agent tra un anno, con la concreta possibilità che venga scambiato nel caso scelga la seconda strada. Mezza NBA ha gli occhi su di lui
- RAPTOR wins: 1.8
- BPM wins: 1.4
- Win shares: 1.2
- PER wins: 1.6
- Consensus wins: 1.5
- Per game: 0.150
- Deludente in gara-5 ma ottimo in gara-6 contro Dallas, pur con qualche altalena di troppo Williams ha confermato quanto di buono visto nel suo secondo anno in carriera. Un canestro in più in gara-6 non avrebbe guastato per portare la serie alla decisiva gara-7, ma a OKC si possono accontentare: con lui in campo il differenziale era di +10.8 su 100 possessi nei playoff, alzando il volume di triple (tirate col 43%) potrebbe fare un ulteriore salto di qualità
- RAPTOR wins: 2.1
- BPM wins: 2.6
- Win shares: 1.6
- PER wins: 2.2
- Consensus wins: 2.1
- Per game: 0.163
- La difesa dei Bucks e delle condizioni fisiche non perfette lo avevano tenuto a 16 punti di media nel primo turno, ma dopo una brutta gara-1 da soli 6 punti Haliburton è tornato ai suoi livelli contro i Knicks, piazzando due partite sopra quota 34 e altre due sopra quota 20, tra cui i 26 punti con 6/12 da tre nella decisiva gara-7. In regular season ha faticato contro Derrick White e la difesa dei Celtics, ma mai sottovalutare il talento di “Hali”
- RAPTOR wins: 1.5
- BPM wins: 2.0
- Win shares: 1.7
- PER wins: 1.8
- Consensus wins: 1.7
- Per game: 0.174
- MVP ombra del primo turno contro Miami, al secondo turno contro Cleveland ha abbassato il livello delle sue prestazioni tirando male dal campo (38%) specialmente da gara-2 a gara-4, salvo poi riprendersi realizzando 18 punti nella decisiva gara-5 per avanzare alle finali di conference. La sua difesa su Haliburton sarà decisiva per tornare alle Finals a due anni di distanza dall’ultima volta
- RAPTOR wins: 2.0
- BPM wins: 2.6
- Win shares: 1.5
- PER wins: 2.5
- Consensus wins: 2.1
- Per game: 0.178
- Pur producendo al di sotto delle sue possibilità, il suo livello rimane talmente alto da poter fare la differenza in ogni caso. Nella serie contro OKC ha tirato 5% peggio rispetto alla media della regular season, e cioè nonostante ha realizzato tre triple doppie nelle ultime tre partite della serie, tra cui i 29-10-10 di gara-6. Ora lo attende un difensore d’élite come Jaden McDaniels e Rudy Gobert sotto canestro: non sarà facile, ma è il prezzo da pagare per raggiungere le prime Finals in carriera
- RAPTOR Wins: 2.2
- BPM wins: 2.1
- Win shares: 1.8
- PER wins: 2.5
- Consensus wins: 2.2
- Per game: 0.216
- Contro Miami non aveva fatto male, ma si era posizionato solo all’11° posto della classifica di ESPN. Contro Cleveland invece è tornato a sembrare un potenziale MVP delle Finals, specialmente nelle ultime tre partite in cui ha viaggiato a oltre 30 punti di media con il 60% reale, insieme a 11.3 rimbalzi, 6.7 assist e 2.3 recuperi. Dovesse salire anche il suo 28% da tre punti nei playoff, Indiana non avrebbe una chance di fermare Boston in finale di conference
- RAPTOR Wins: 2.7
- BPM Wins: 3.1
- Win shares: 2.0
- PER wins: 3.2
- Consensus wins: 2.8
- Per game: 0.251
- RAPTOR wins: 2.0
- BPM wins: 2.9
- Win shares: 2.0
- PER wins: 3.2
- Consensus wins: 2.5
- Per game: 0.254
- Al secondo turno contro Dallas ha alzato il livello rispetto al primo sonnacchioso contro New Orleans, chiudendo alla grande con 36 punti in gara-6 nonostante il fallo finale su PJ Washington che ha dato i liberi del vantaggio agli avversari. Il futuro rimane comunque radioso sia per lui che per la squadra, visto che promette di rimanere uno dei candidati MVP anche per gli anni a venire alla guida della squadra più giovane di sempre ad aver vinto una serie di playoff
- RAPTOR wins: 2.8
- BPM wins: 4.6
- Win shares: 2.6
- PER wins: 4.7
- Consensus wins: 3.7
- Per game: 0.306
- Nonostante l’eliminazione precoce contro un avversario eccellente, Jokic ha dimostrato ancora una volta di essere il miglior giocatore al mondo, viaggiando a 29 punti, 11 rimbalzi e 8 assist di media. La sua percentuale reale al tiro è calata complice un brutto 23% da tre punti, ma le statistiche avanzate sono sempre dalla sua parte data l’assurda completezza del suo gioco. Il ricordo del vantaggio di 20 punti sprecato inseguirà i Nuggets in estate, ma Jokic ha poco da riproverarsi, visti i 21 punti realizzati solo nella ripresa contro Minnesota