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NBA, Zaccharie Risacher ammette: "In NBA sono un atleta normale". Ma segna 17 punti

NBA

La prima scelta assoluta dell’ultimo Draft Zaccharie Risacher ha ammesso che la differenza di atletismo in NBA rispetto alla Francia si fa sentire: "Da noi ero super atletico, qui sono uno dei tanti". Nella notte ha però realizzato 17 punti contro Alex Sarr, la miglior prova di un rookie finora in regular season

Solamente ieri il giornalista Tom Haberstroh di Yahoo Sports ha fatto notare come la classe di rookie del 2024 si stia prospettando come una delle peggiori di sempre. Prima di questa notte infatti nessuna matricola aveva ancora segnato 15 punti in una partita — un evento mai successo prima dal 1970 a oggi con tre gare disputate per ciascuna delle squadre della lega. Solo nel 2014-15 si è andati vicini con una sola gara da 15 punti, peraltro firmata da Elfrid Payton, ma se non altro stanotte ci hanno pensato Zaccharie Risacher e Bub Carrington a segnare rispettivamente 17 e 16 punti nella partita vinta da Washington su Atlanta per 133-120. La prima scelta assoluta dell’ultimo Draft Risacher ha quindi da solo fatto meglio rispetto a quanto totalizzato da lui e dalla seconda scelta assoluta Alex Sarr nel loro primo incontro di due giorni fa, quando in due hanno segnato la miseria di 11 punti, con il lungo degli Wizards autore di 11 punti, 5 rimbalzi e 4 stoppate in 23 minuti partendo da centro titolare al posto di Jonas Valanciunas, retrocesso in panchina e autore di 22 punti con 8 rimbalzi e 6 assist.

Risacher: "In Francia ero super atletico, qui sono uno dei tanti"

Risacher ha fatto però notizia per una frase emblematica dei suoi problemi fino a questo momento e di riflesso di tutta la classe del 2024, che al momento manda un solo giocatore in doppia cifra (Bub Carrington con 10.5 punti di media). Già durante il training camp, infatti, il francese aveva sottolineato quanto fosse grande la differenza in termini di atletismo tra quello a cui era abituato e la NBA: "In Francia ero super atletico, ora qui sono uno dei tanti" ha ammesso. Non proprio un’affermazione che fa ben sperare i tifosi degli Atlanta Hawks, anche se il suo impatto difensivo fino a questo momento non è stato malvagio. C’è ancora tanto tempo, ovviamente, ma la classe del 2024 ha cominciato male come nessun altra questa stagione.

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