Il pessimo inizio dei Milwaukee Bucks ha fatto inevitabilmente nascere i primi dubbi sul futuro in Wisconsin di Giannis Antetokounmpo. Le altre 29 squadre stanno già entrando nell’ordine di idee che il due volte MVP possa essere disponibile sul mercato, ma secondo quanto riportato dal giornalista Marc Stein deve essere Antetokounmpo a spingere per una cessione per convincere i Bucks a privarsene
Quando una squadra del calibro dei Milwaukee Bucks parte con un record di due sole vittorie e 7 sconfitte, è inevitabile che ci siano voci e speculazioni. Se di mezzo c’è un giocatore del calibro di Giannis Antetokounmpo alla soglia dei 30 anni, poi, l’interesse attorno al suo futuro diventa la notizia che tutti vogliono inseguire. Secondo quanto riportato dal giornalista Marc Stein nella sua newsletter, le altre 29 squadre si stanno preparando internamente alla possibilità che il due volte MVP possa diventare disponibile sul mercato nel prossimo futuro, ma "potrà accadere solo se sarà lui a spingere per una cessione". I Bucks, comprensibilmente, non hanno alcuna intenzione o interesse a cedere il giocatore che nel 2021 li ha riportati al titolo a 50 anni di distanza dall’ultima volta, ma si ritrovano anche con pochi asset a disposizione per ricostruire il roster attorno a lui, rendendo complicata una ricostruzione immediata dopo che il grosso investimento fatto su Damian Lillard non ha finora dato i frutti sperati. In loro soccorso viene la situazione contrattuale di Giannis: nell’estate del 2023 ha infatti firmato un’estensione di contratto triennale da 186 milioni di dollari che lo legherà alla squadra almeno fino all’estate del 2027, quando avrà una player option da esercitare per la stagione 2027-28 oppure potrà diventare free agent. Questo dà ancora tempo ai Bucks per raddrizzare la situazione, lasciando quindi sulle spalle di Antetokounmpo la responsabilità, nel caso, di spingere per lasciare la squadra che lo ha scelto al Draft nel lontano 2013.