Dopo un inizio di stagione sfavillante i Rockets hanno subito due sconfitte nelle ultime uscite contro Sacramento e Golden State, e subito è salita la tensione. Le proteste nel finale della sfida contro i Kings hanno portato la NBA a multare Udoka, Tari Eason e Sengun, e dopo il ko con gli Warriors è arrivato lo sfogo dell'allenatore contro i suoi giocatori
Ime Udoka non ha fatto a tempo a godersi il premio di miglior allenatore della Western Conference di ottobre-novembre, che sono arrivate due sconfitte in fila a rovinargli l'umore. "Tutte le cose che abbiamo fatto per costruirci un record decente sono volate dalla finestra nelle ultime due partite", si è sfogato il coach di Houston dopo il ko in casa degli Warriors (privi di Curry e Green). "Alcuni giocatori è come se non si fossero presentati fino a metà partita - ha proseguito - è stata sicuramente una delle partite più soft da quando sono arrivato qui". Il record in realtà è ancora più che decente, con i Rockets secondi a Ovest dietro OKC con 15 vittorie e solo otto sconfitte, ma raggiunti in calssifica da Dallas e Memphis. Le prossime due partite con i Clippers e ancora gli Warriors per chiudere il 'tour' californiano dei texani diranno se le parole di Udoka avranno dato la scossa Jalen Green e compagni, o se si sarà aperta una piccola crisi.
Le multe dopo le proteste con i Kings
Nel frattempo sono anche arrivate le decisioni della NBA dopo il finale di partita ricco di tensione contro Sacramento. Udoka che era stato espulso è stato multato per 50 mila dollari, "per aver usato un linguaggio irriverente nei confronti degli arbitri, non aver lasciato il campo nei tempi corretti dopo l'espulsione, e aver criticato gli arbitri nelle interviste post partita". 35.000 dollari di multa a Tari Eason "per aver lanciato un acsiugamano verso uno spettatore sugli spalti e aver usato un linguaggio inappropriato". Multato anche Sengun (15.000 dollari) "per linguaggio inappropriato nei confronti degli arbitri".