Uno indossa il 5, l'altro il numero 1. Insieme, formano la spina dorsale difensiva dei nuovi San Antonio Spurs. E così per la coppia formata dalla matricola Stephon Castle e dal baby-fenomeno Victor Wembanyama i tifosi texani hanno già coniato un soprannome straordinario, che allude alla celebre base militare USA nel deserto del Nevada, dove il governo statunitense conduce test di difesa militare tra i più avanzati e (dice qualcuno) nasconde anche alcune forme di vita extratterrestre. Alieni, come Wemby...
L’origine va ricercata in una gara di fine novembre, con i Golden State Warriors ospiti degli Spurs a San Antonio e i texani usciti vincitori dalla sfida grazie ai 25 punti con 9 rimbalzi, 7 assist e 3 stoppate del loro fenomeno Victor Wembanyama e i 19 della matricola da Connecticut Stephon Castle, solo alla decima partenza in quintetto della sua giovanissima carriera NBA e già decisivo con 5 punti consecutivi per il sorpasso nel finale. I due infliggono a Curry e compagni solo la 4^ sconfitta della loro stagione (a fronte di 12 vittorie) e su X i tifosi non possono non notare i numeri di maglia dei due protagonisti di serata – il 5 per Castle, l’1 per Wembanyama – e in un attimo coniare quello che da allora è forse il miglior soprannome della lega: “Area 51”. Non che il prodigio francese degli Spurs un soprannome, di suo, già non lo avesse – e pure bello: "l’Alieno". Ma proprio per questo, il nuovo nickname in coppia con la sua matricola è ancora più calzante, perché “Area 51” è il nome con cui si riferisce a una base militare americana nel mezzo del deserto del Nevada e circondata da elevatissimi livelli di segretezza. Lì – se si vuole credere al folklore popolare – il governo statunitense terrebbe prigionieri alcuni esemplari di specie aliene (sì, “alieni” proprio come Wembanyama) ma, anche senza voler seguire le teorie più estreme, la base militare USA ha negli anni fatto da teatro al test di diversi sistemi di difesa super avanzati.
E con il francese n°1 in maglia nero-argento ormai solidamente al vertice della classifica delle stoppate, e principale candidato al premio di difensore dell’anno NBA, unito a Castle che già in questo primo quarto di stagione regolare ha dimostrato di poter ampiamente dire la sua nella metà campo dietro (tiene gli avversari diretti sotto il 42% al tiro e a 0.97 punti per possesso), il nickname “Area 51” sposa perfettamente la loro attività difensiva con quella militare del governo USA nella base del Nevada.