Durante il Media Day dei Celtics aveva sollevato qualche polemica la sua dichiarazione: "In serate come quelle contro i Detroit Pistons, non ci sarà bisogno di me o di Jayson (Tatum), perché ci affideremo a Pritchard che farà 30 punti o ad Hauser che segnerà 10 triple". E il n°11 dei Celtics ha dimostrato di non aver dimenticato quelle parole, e anzi: di averle prese molto sul serio. Con una prestazione da 27 punti, 7 triple e 10 assist
Il giorno del Media Day dei Boston Celtics, Jaylen Brown l’aveva detto: “Le sere in cui giocheremo contro – non voglio mancar loro di rispetto – i Detroit Pistons, lo faremo rendendo Payton [Pritchard] il fulcro del nostro attacco, lasciandogli segnare 30 punti; o facendo lo stesso con Sam [Hauser], lasciandogli prendere 10 triple. E vinceremo lo stesso”. Come a dire: non ci sarà bisogno di me (14 punti infatti per lui in una serata più che tranquilla), non ci sarà bisogno di Jayson Tatum (assente). Payton Pritchard quelle parole deve essersele segnate da qualche parte, e appena ha visto i Detroit Pistons come avversari (complice anche la mancanza dal roster dei Celtics di Tatum) se le è ricordate immediatamente. Risultato: 27 punti (non sono 30, ma sono pur sempre tanti) in uscita dalla panchina, con anche 10 assist a corollario, e ben 7 triple a segno, facendo anche il lavoro che Brown aveva previsto per Hauser, assente però nella gara della notte contro i Pistons. Brown ha avuto ragione su tutto: non solo Boston ha vinto “lo stesso”: ma lo ha fatto anche dominando Detroit, senza il minimo patema.