Milwaukee-Oklahoma City, su Sky si assegna la NBA Cup 2024: tutto quel che c'è da sapere

Un anno fa, era il dicembre 2023 e si parlava di NBA In-Season Tournament (quello era il nome ufficiale, oggi ribattezzato in NBA Cup). Questo, invece, era il tabellone emerso dalla fase a gironi, con gli incroci dei quarti di finale tra le quattro squadre qualificate a Est e le quattro qualicate a Ovest

Questo invece il tabellone emerso dalla fase a gironi di questa seconda edizione della NBA Cup, grazie alle sfide disputate tra novembre e l'inizio di dicembre. Dalle otto squadre qualificate (le vincenti dei sei gironi più le due migliori seconde, una per conference) sono uscite le quattro partecipanti alle Final Four di Las Vegas, con le semifinali tenutesi il 14 dicembre e la finalissima in programma stanotte

Indiana Pacers e Boston Celtics, che l'hanno scorso erano entrate nella fase a eliminazione diretta rispettivamente con la testa di serie n°2 e n°3, quest'anno non ce l'hanno fatta a qualificarsi: al loro posto ATLANTA HAWKS (n°3) e ORLANDO MAGIC (n°4), mentre le conferme dall'anno scorso si chiamano MILWAUKEE BUCKS e NEW YORK KNICKS. Nel caso della squadra del Wisconsin, possiamo chiamarla certezza: testa di serie n°1 l'anno scorso, testa di serie n°1 anche quest'anno 

Un cataclisma, invece, quello che è sucesso a Ovest: Los Angeles Lakers (n°1), Sacramento (n°2), New Orleans (n°3) e Phoenix (n°4) - ovvero le quattro rappresentanti della Western Conference ai quarti di finali 2023 - sono rimaste tutte escluse dalle sfide di quest'anno. Che quindi hanno presentato un tabellone completamente inedito, formato dagli OKLAHOMA CITY THUNDER (n°1), dagli HOUSTON ROCKETS (n°2), dai GOLDEN STATE WARRIORS (n°3) e dai DALLAS MAVERICKS (n°4) 

• MILWAUKEE BUCKS-ORLANDO MAGIC 114-109
• Giannis Antetokounmpo chiude con 37 punti, Damian Lillard segna 11 dei suoi 28 negli ultimi 2 minuti e Milwaukee ha la meglio davanti a degli Orlando Magic capaci di combattere orgogliosamente fino alla fine nonostante le assenze delle loro due superstar, Paolo Banchero e Franz Wagner. "Con Las Vegas abbiamo un conto in sospeso", dice Antetokounmpo, visto che già l'anno scorso i Bucks erano approdati nel Nevada ma uscendone senza sollevare la coppa

• NEW YORK KNICKS-ATLANTA HAKWS 100-108
• L'uomo che tutto il pubblico del Madison Square Garden ama odiare ancora una volta sfodera una grande prestazione (22 punti e 11 assist) sul campo dei blu-arancio: stiamo parlando ovviamente di Trae Young, che festeggia giocando a dadi (tra i giochi d'azzardo preferiti a Vegas) sul logo dei Knicks a fine gara. Decisivo il parziale di 27-8 per Atlanta nel terzo quarto: gli Hawks compiono la sopresa e da testa di serie n°3 battono la n°2 e staccano il biglietto per Vegas

• OKLAHOMA CITY THUNDER-DALLAS MAVERICKS 118-104
• Ci vuole una eccellente prova di squadra e la solita, grande serata da 39 punti di Shai Gilgeous-Alexander perché i Thunder abbiano la meglio dei Dallas Mavericks. Ci riescono grazie a una difesa fenomenale, che limita Kyrie Irving ( 17 punti e 5 assist) e riesce addirittura nell'impresa di mettere la museruola a Luka Doncic (16 punti e 11 rimbalzi ma 5/15 dal campo)

• HOUSTON ROCKETS-GOLDEN STATE WARRIORS 91-90
• La partita forse meno spettacolare dei quattro quarti di finale, ma sicuramente quella più intensa e più equilibrata. La vincono i Rockets nel finale anche grazie a un fischio contestatisssimo (ma poi confermato nel Last 2 Minute Report) di Bill Kennedy, che manda in lunetta Jalen Green per i due liberi del sorpasso finale. Golden State subisce un parziale di 7-0 nel finale e cade di fronte alla grande prestazione di un Alperen Sengun da 26 punti, 11 rimbalzi e 5 assist

Ed ecco allora il tabellone e gli incroci delle due semifinali che si sono disputate sabato sera a Las Vegas: la prima semifinale ha visto di fronte Milwaukee e Atlanta mentre la seconda ha visto sfidarsi gli Oklahoma City Thunder e gli Houston Rockets 

Delle quattro squadre che l'anno scorso sono arrivate a Las Vegas a giocarsi le semifinali hanno confermato la loro presenza soltanto i MILWAUKEE BUCKS: quest'anno non ci sono i Los Angeles Lakers (poi campioni), gli Indiana Pacers (grande sorpresa, capaci di arrivare in finale) e i New Orleans Pelicans (alle prese in questo avvio di campionato con tantissimi infortuni)

• MILWAUKEE BUCKS-ATLANTA HAWKS 110-102
• Un solo assist ha separato Giannis Antetokounmpo da una sontuosa tripla doppia, in una gara dominata dal greco capace di segnare 32 punti con solo 15 tiri (10/15 dal campo per lui, ma 12/18 dalla lunetta) e di aggiungerci 14 rimbalzi, 9 assist e la giocata più bella della serata, una stoppata al ferro sul tentativo di schiacciata di Jabari Smith. Lillard ha fatto il Lillard soprattutto nel terzo quarto con 11 dei suoi 25 punti e 3/4 da tre, impedendo ai Bucks di precipitare in una frazione in cui gli Hawks hanno segnato 34 punti con 15/22 al tiro. Nell'ultimo periodo poi ci ha pensato di nuovo Giannis (con 10 dei suoi 32 punti) a far sì che fosse Milwaukee a strappare il biglietto per la finale

• OKLAHOMA CITY THUNDER-HOUSTON ROCKETS 111-96
• Un'autentica battaglia quella tra le due migliori squadre difensive di tutta la NBA: Thunder e Rockets hanno dato vita a una semifinale di rara intensita, con Houston e Dillon Brooks capaci di imbrigliare Gilgeous-Alexander in avvio di gara (solo 4 punti e 1/8 al tiro al termine del primo quarto). Ma poi il n°2 dei Thunder è uscito alla distanza: alla fine ne ha messi 32, che sommati ai 21 di un clamoroso Hartenstein e ai 20 di Jalen Williams sono risultati troppo anche per la difesa di coach Udoka. Houston paga un attacco asfittico (36.5% al tiro, 24% da tre) e le serate complicate di Sengun e Green, tenuti a 13 e 12 punti

Vantavano la testa di serie n°1 a Est, che ne faceva i favoriti, e difatti hanno vinto tutte le 6 gare di NBA Cup ma anche 10 delle ultime 11 partite disputate. Possono contare su uno dei candidati MVP di questa stagione, Giannis Antetokounmpo, in grande spolvero anche in semifinale, dove ha sfiorato la tripla doppia. Lui e Lillard combinano per quasi 60 punti punti in due nelle gare di NBA Cup (59.6 il dato esatto) ma ora Milwaukee può contare anche su Middleton, che se ancora fatica a livello realizzativo è una chiave importantissima per i successi dei Bucks (e per massimizzare al massimo il talento di Antetokounmpo)

Sono la miglior squadra della Western Conference, record alla mano (20-5) e quindi la testa di serie n°1 a Ovest per la NBA Cup, dove hanno perso un solo incontro (in casa degli Spurs, nella seconda delle quattro gare del girone) e vinto gli altri cinque. In generale cavalcano una striscia di 9 vittorie nelle ultime 10 partite, grazie a quella che è la miglior difesa NBA (103.1 punti concessi a partita su 100 possessi, tengono gli avversari al 42.4% al tiro) come dimostrato nelle sfide a eliminazione diretta contro le due squadre texane, prima i Mavs e poi i Rockets. Shai Gilgeous-Alexander in 6 gare di NBA Cup viaggia a 32.2 punti di media, e 32 è stato anche il suo bottino in semifinale: a questa squadra, ha detto, sognerebbe di "aggiungere Kobe Bryant", ma anche così i Thunder fanno veramente paura a tutti

La centralità del tiro da tre punti nel basket di oggi è sotto gli occhi di tutti e Milwaukee tira molto bene dall’arco – con il 38.9% in stagione regolare (3° NBA), addirittura con il 40.4% nelle gare di NBA Cup. Una zona di campo dove in generale i Thunder concedono parecchia carta bianca agli avversari: quasi il 45% dei tiri degli avversari di OKC arriva dalla lunga distanza. Se le mani di Damian Lillard, Taurean Prince (che viaggia oltre il 51% da tre in stagione) e AJ Green (specialista assoluto) dovessero essere calde, Milwaukee potrebbe trovare nel tiro dall’arco la carta vincente per sbancare Las Vegas

Quando si parla di Las Vegas, si parla di scommesse, con la città del Nevada da sempre capitale del gioco d'azzardo. E allora ecco, a poche ore dalla palla a due della prima semifinale, quali sono le quote dei bookmaker associate alla possibilità di ciascuna squadra di vincere la NBA Cup 

I bookmaker non danno i Bucks favoriti, e la quota lo riflette: chi prende il rischio di puntare su Giannis, Dame e compagni, infatti, scommettendo 100 dollari ne può incassare 268 totali, con 168 di vincita effettiva, più i 100 giocati inizialmente

I favori del pronostico invece sono per la squadra di Mark Daigneault: chi scegliesse di scommettere 100 dollari sulla loro vittoria riscuoterà soltanto 150 dollari, ovvero i propri 100 giocati più 50 di guadagno netto

Detto dei guadagni che chi scommette può provare a fare a Las Vegas puntando sulla finale di NBA Cup, quelli certi invece sono i guadagni dei giocatori, che a seconda del risultato finale della sfida tra Bucks e Thunder potranno mettersi in tasca o il premio in denaro destinato a chi perde (205.988 dollari per ogni giocatore sconfitto) o quello previsto per chi solleverà la coppa (514.971 dollari). E se magari per le superstar non sono cifre da capogiro, per gli ultimi giocatori di rotazione sono una bella somma.

Ecco gli appuntamenti per seguire l'atto conclusivo della NBA Cup sugli schermi di Sky Sport, tanto in diretta nella notte quanto nella giornata di mercoledì con delle comode repliche:

MILWAUKEE BUCKS-OKLAHOMA CITY THUNDER

• LIVE stanotte alle 2.30 su Sky Sport Uno e Sky Sport NBA con commento di Flavio Tranquillo e Davide Pessina, in replica mercoledì 18 dicembre alle ore 11.30, alle 14, alle 16.30 (sintesi), alle 19.15 e alle 22.30 (sintesi) sempre su Sky Sport NBA