In comune hanno entrambi una sorta di "sigillo di garanzia" che nei circoli NBA vale tantissimo: li ha scelti Jerry West (nel primo caso general manager dei Lakers, nel secondo già passato ai Clippers, la prima squadra NBA del talento oggi ai Thunder). E Gilgeous-Alexander ammette senza esitazioni che il giocatore che più di tutti avrebbe voluto sfidare da ragazzino, sognando la NBA, era proprio il "Black Mamba"
È uno dei più seri candidati al titolo di MVP, si appresta a guidare i suoi Thunder alla finale di NBA Cup contro Milwaukee mentre già li ha portati in vetta alla Western Conference: Shai Gilgeous-Alexander è uno dei protagonisti assoluti di questi primi due mesi scarsi di stagione regolare ma recentemente anche le sue parole si sono prese la ribalta. Perché? Perché alla domanda sul giocatore contro il quale sognava da bambino di poter giocare se avesse mai raggiunto la NBA, la superstar di OKC non ha esitato a indicare “Kobe Bryant”, aggiungendo anche un dispiaciutissimo “purtroppo non sono riuscito a farcela” (essendo entrato nella lega solo nel 2019, tre anni dopo il ritiro di Bryant). Ma l’ammirazione per il “Black Mamba” non finisce qui: è proprio l’ex campione dei Lakers il giocatore (di ogni epoca) che Gilgeous-Alexander vorrebbe aggiungere se potesse al roster dei suoi Thunder: “Perché penso che il suo livello di intensità in campo alzerebbe quello di tutta la squadra e ci renderebbe ancora più forti”.