Nel primo dei due appuntamenti con i Paris Games, erano stati gli Spurs a dominare una partita di fatto durata solo un tempo. La seconda sfida, invece, trova equilibri molto diversi, con i Pacers a comandare praticamente per tutta la gara. A dare lo strappo decisivo per la vittoria, poi, ci pensa Tyrese Haliburton, inarrestabile nel 3° quarto e migliore in campo con 28 punti e 6/9 da tre, sovrastando così, almeno per una sera, Victor Wembanyama (20 punti e 12 rimbalzi) nel largo 136-98 finale
Che i Pacers non abbiano dimenticato il crollo arrivato nella ripresa della prima delle due sfide dei Paris Games giocata giovedì lo si capisce dall’intensità con cui iniziano la possibile rivincita. La difesa di Indiana mette subito pressione sui portatori di palla di San Antonio, e nonostante un Victor Wembanyama che inizia con una tripla e una schiacciata da alley-oop a 7:42 dalla palla a due coach Mitch Johnson chiama il primo time out della partita perché gli avversari sono avanti 13-9 e sembrano avere un altro passo. Non che al rientro in campo la partita cambi particolarmente direzione, con i Pacers che approfittano di alcune amnesie difensive da parte degli Spurs per chiudere il 1° quarto avanti 33-24. A dare la scossa ai texani ci pensa ovviamente Wembanyama, che nel giro di 15 secondi piazza un parziale di 5-0 con un appoggio facile su assist di Stephon Castle, una palla rubata e una tripla che riportano San Antonio sotto 37-31. Ne esce un 2° quarto decisamente più combattuto, che la stella francese chiude a quota 17 punti, ma i Pacers sono bravissimi a sfruttare i momenti in cui Wembanyama siede in panchina a rifiatare e vanno all’intervallo lungo in vantaggio 65-60.
Lo strappo di Haliburton lancia i Pacers
Come avvenuto giovedì nella prima sfida, a iniziare decisamente meglio la ripresa sono gli Spurs, che soprattutto grazie a un Castle molto presente su entrambi i lati del campo rientrano a -7 e stavolta è coach Rick Carlisle a dover chiamare time out dopo poco più di 4 minuti. Solo che San Antonio non si ferma, anzi, ancora sulle spalle di Wembanyama, bravissimo a tenere il contatto e a segnare un canestro quasi in controtempo, va in vantaggio 77-76 a 4:53 dalla fine del 3° quarto, costringendo Carlisle a fermare di nuovo la partita. È il momento in cui si scalda Tyrese Haliburton, che fa vedere di avere anche lui dei discreti mezzi nella metà campo avversaria, e con un 16 punti e alcuni momenti di puro dominio porta ai Pacers avanti 98-86 in chiusura di quarto. Pacers che volano anche sul +16, massimo vantaggio della partita, dopo 3 minuti giocati nel 4° quarto. La gara, di fatto, finisce lì, perché San Antonio non riesce più a impensierire Indiana, che gestisce senza problemi fino al largo 136-98 finale.