
NBA, LeBron, Doncic, Curry, Butler e le nuove coppie uscite dal mercato: chi farà meglio?
La sessione di mercato conclusasi con la trade deadline dello scorso 6 febbraio ha regalato colpi di scena clamorosi, trasferimenti attesi da tempo e qualche mossa a sorpresa. Lakers, Mavs, Warriors, Spurs, Kings e Raptors si ritrovano ora con un’accoppiata di stelle nuova di zecca. Quale tra le nuove coppie della NBA farà meglio? E chi invece rischia fortemente di deludere?
DOPO L’ADDIO A WILLIAMS I LAKERS TORNANO A CACCIA DI UN LUNGO: I CANDIDATI

LEBRON JAMES, LOS ANGELES LAKERS

LUKA DONCIC, LOS ANGELES LAKERS

PERCHÉ POTREBBE FUNZIONARE
- Molto semplicemente perché James e Doncic sono due tra i giocatori con il più alto QI cestistico nella storia della NBA contemporanea e averli in campo assieme significa quasi in automatico disporre di un attacco che funzione e che, nei momenti decisivi delle partite, può contare su due fuoriclasse assoluti in grado di creare per sé e per i compagni

PERCHÉ POTREBBE NON FUNZIONARE
- Le condizioni fisiche potrebbero rappresentare un problema, soprattutto quando dalla primavera si comincerà a giocare a giorni alterni e con partite sempre decisive. La differenza d’età, ci sono 15 anni di differenza tra LeBron e Luka, e l’approccio diverso alla professione potrebbero poi rendere complicato il rapporto tra le due stelle

KYRIE IRVING, DALLAS MAVERICKS

ANTHONY DAVIS, DALLAS MAVERICKS

PERCHÉ POTREBBE FUNZIONARE
- Sulla carta Irving e Davis hanno caratteristiche tecniche molto compatibili e se il resto della squadra si saprà adattare alla svelta al nuovo asse portante dei Mavs, così diverso da quello che meno di un anno fa li aveva portati in finale, Kyrie e AD potrebbero sorprendere molti e rendere molto meno amaro il dopo Doncic per i tifosi di Dallas

PERCHÉ POTREBBE NON FUNZIONARE
- La carriera di entrambi è caratterizzata da problemi fisici, anche se, a dire il vero, l’ultimo anno ha visto sia Irving che Davis evitare stop troppo lunghi. Sul loro possibile successo come coppia grava però l’incognita tattica di una squadra uscita pesantemente cambiata dall’addio a Doncic

STEPH CURRY, GOLDEN STATE WARRIORS

JIMMY BUTLER, GOLDEN STATE WARRIORS

PERCHÉ POTREBBE FUNZIONARE
- Anche quella formata da Curry e Butler, sulla carta, appare come una coppia dagli incastri tattici quasi ideali. Steph dovrebbe continuare ad attirare su di sé le attenzioni delle difese avversarie, concedendo così a Jimmy di operare con spazi e tempi mai avuti prima in carriera. E in difesa, accanto a Draymond Green, l’ex Heat potrà alzare di non poco il livello della squadra

PERCHÉ POTREBBE NON FUNZIONARE
- Gli acciacchi e gli infortuni, considerata l’età non più giovanissima di entrambi i protagonisti, potrebbero avere un peso nei possibili successi della coppia Curry-Green. L’altra incognita riguarda la velocità con cui Butler si saprà adattare a un contesto tattico del tutto nuovo e molto diverso da quello a cui era abituato negli ultimi anni e a uno spogliatoio che ha equilibri e leadership che non possono e non devono essere messi in discussione

DE’AARON FOX, SAN ANTONIO SPURS

VICTOR WEMBANYAMA, SAN ANTONIO SPURS

PERCHÉ POTREBBE FUNZIONARE
- Wembanyama, nella sua fin qui breve carriera in NBA, non ha mai avuto l’occasione di giocare con un compagno del talento di Fox. Anche nel loro caso la combinazione di caratteristiche appare ottimale e i margini di miglioramento del fenomeno francese rendono il futuro degli Spurs affascinante come pochi altri nella lega

PERCHÉ POTREBBE NON FUNZIONARE
- Fin qui Fox ha costruito le sue fortune giocando accanto a Domantas Sabonis, giocatore di assoluto valore ma dal repertorio offensivo decisamente più monodimensionale rispetto a Wembanyama, e dovrà quindi cambiare in maniera significativa il suo approccio al gioco. Non solo, per lui come per chiunque altro arriverà a San Antonio nei prossimi anni deve essere chiaro che la squadra ruoterà attorno al francese e che gli altri dovranno adattarsi

DEMAR DEROZAN, SACRAMENTO KINGS

ZACH LAVINE, SACRAMENTO KINGS

PERCHÉ POTREBBE FUNZIONARE
- Ancora loro, ancora insieme. Dopo qualche mese da separati, il mercato ha rimesso DeRozan e LaVine uno al fianco dell’altro. I risultati di coppia erano stati tutto sommato modesti a Chicago, ma in maglia Kings i due si trovano circondati da un roster decisamente più talentuoso e soprattutto meglio costruito rispetto a quello dei Bulls delle ultime annate. Che sappiano fare canestro non è mai stato in discussione, e se a Sacramento gli chiederanno questo e solo questo la coppia potrebbe anche dare buone soddisfazioni

PERCHÉ POTREBBE NON FUNZIONARE
- Si è già visto a Chicago, dove DeRozan e LaVine hanno dato spesso e volentieri l’impressione di pestarsi i piedi l’uno con l’altro. La capacità di adattarsi a contesti tattici diversi e di provare a fare la differenza anche nella metà campo amica non è la specialità della casa per nessuno dei due e ci sono buone probabilità che ai Kings raccolgano gli stessi magri risultati raccolti dai Bulls negli ultimi anni

SCOTTIE BARNES, TORONTO RAPTORS

BRANDON INGRAM, TORONTO RAPTORS

PERCHÉ POTREBBE FUNZIONARE
- Il ruolo ricoperto da Barnes e Ingram, quello di ali con la capacità di creare per sé e per i compagni, è probabilmente il più decisivo nella pallacanestro moderna, come testimoniano i successi delle squadre che negli ultimi anni hanno avuto stelle quali Jayson Tatum, Giannis Antetokounmpo e ovviamente Kevin Durant e LeBron James. Il duo appena formatosi a Toronto è ben lontano dal livello di questi colleghi, ma l’idea dei Raptors parrebbe quella di costruire sulle due ali il futuro della franchigia

PERCHÉ POTREBBE NON FUNZIONARE
- La tendenza a infortunarsi, nonostante la giovane età, ha fin qui accomunato le carriere di Barnes (23) e Ingram (27). E per provare a trovare la giusta intesa i due dovrebbero giocare assieme con continuità, magari lasciando al front office il compito di sistemare il resto del roster dove, sempre con caratteristiche non troppo dissimili, si trova anche un altro elemento di spicco come RJ Barrett