
NBA, dopo la rinuncia a Williams i Lakers vanno a caccia di un lungo: i candidati
La scambio che poco prima della trade deadline aveva portato Mark Williams dagli Hornets ai Lakers sembrava aver fornito a coach JJ Redick il lungo ideale per giocare con Luka Doncic e LeBron James. Dopo i problemi emersi durante le visite mediche, però, il centro è tornato a Charlotte e la trade è stata annullata, lasciando i gialloviola con un buco di discrete dimensioni sotto canestro. E ora, con i soli giocatori reduci dal buyout con le loro precedenti squadre, trovare una soluzione non sarà affatto semplice

UN’AGGIUNTA PERFETTA, SULLA CARTA
- Mark Williams, con la sua capacità di occupare il pitturato e di andare a rimbalzo, sembrava davvero il complemento ideale nello scacchiere tattico dei nuovi Lakers con Luka Doncic, che in precedenza aveva fatto la fortuna di lunghi con caratteristiche simili come Daniel Gafford e Dereck Lively II. I problemi fisici emersi durante le visite mediche di rito, però, hanno portato all’annullamento della trade e creato un forte squilibrio nel roster gialloviola

I NUOVI LAKERS DOPO LA RINUNCIA ALLA TRADE
- A coach JJ Redick non dovrebbe dispiacere il poter continuare a contare su un tiratore come Dalton Knecht e di una buona opzione in difesa sugli esterni come Cam Reddish, ma è ovvio che con l’annullamento della trade per Williams il roster dei Lakers mostra una lacuna importantissima sotto canestro

IL VUOTO LASCIATO DA DAVIS
- Come noto, per arrivare a Doncic i Lakers hanno dovuto mettere sul piatto della bilancia Anthony Davis, che dalla stagione 2019-20 in avanti è sempre stato il punto di riferimento della squadra nel reparto lunghi. Colmare il vuoto lasciato da Davis, ora che la trade per Williams è stata revocata, non sarà quindi affatto semplice

LE SOLUZIONI INTERNE
- Prima ancora di poter capire se sarà possibile reperire un aiuto tramite la firma di qualche giocatore rimasto sotto contratto, i Lakers potrebbero cercare di sondare le soluzioni interne disponibili, anche se il margine di manovra per Redick e per il suo staff sembra piuttosto ridotto in questo senso

JAXSON HAYES
- Con l’assenza di Davis, che aveva saltato gli ultimi appuntamenti prima della trade che l’ha portato a Dallas per via di un dolore alla zona addominale, i Lakers si sono trovati quasi obbligati a puntare su Hayes, ma le cifre modeste mandate a referto fin qui dall’ex Pelicans (5.7 e 4.3 rimbalzi a partita) non sembrano poter migliorare un granché

CHRISTIAN KOLOKO
- In teoria, Koloko sarebbe l’altro lungo a disposizione di Redick, che però fin qui gli ha concesso la miseria di 8.5 minuti di media a partita e non sembra avere grande fiducia nei mezzi dell’ex giocatore dei Raptors

CHRSTIAN WOOD
- Deve ancora fare il suo esordio in questa stagione, ma l’impressione è che Wood possa tornare disponibile dopo la sosta per l’All-Star Game. Affidarsi a lui per il dopo Davis, però, significherebbe accettare una scommessa dal rischio altissimo

MAXI KLEBER
- Arrivato a Los Angeles insieme a Doncic, l’ex Mavs sembrava essere solo di passaggio ai Lakers, ma ora potrebbe risultare un elemento prezioso. La buona intesa con lo sloveno potrebbe rendere Kleber un’alternativa valida, quantomeno partendo dalla panchina per dare un contributo sotto i tabelloni, anche se l'infortunio al piede destro potrebbe tenerlo fuori fino ad aprile

JARRED VANDERBILT
- Appena rientrato da un lungo infortunio, Vanderbilt non è esattamente un lungo di ruolo, ma in mancanza di altre alternative potrebbe venire riadattato al ruolo, magari puntando sulla sua foga agonistica nella speranza che possa compensare la mancanza di centimetri

IL RICORSO AL MERCATO DEI BUYOUT
- Il mercato, come detto, ha chiuso lo scorso 6 febbraio e ora non è più possibile scambiare giocatori con altre squadre. Ai Lakers non resta quindi che provare a sondare il mercato dei ‘buyout’, ovvero dei giocatori che hanno risolto il contratto che li legava ad altre squadre e che sono al momento free agent

DANIEL THEIS
- Il tedesco appare la soluzione più logica per i Lakers, perché porterebbe in dote solide doti di rimbalzista e una buona attitudine a giocare il pick and roll, che con Doncic e James a gestire la palla sarà un’arma fondamentale per i gialloviola

MO BAMBA
- La sua prima esperienza ai Lakers, nella primavera di due anni fa, era stata breve e tutt’altro che esaltante, ma Rob Pelinka potrebbe anche rivolgersi a Bamba qualora non riuscisse a concretizzare altre firme più prestigiose

ROBIN LOPEZ
- Fermo da ormai un anno, Lopez potrebbe rappresentare un’opzione nel caso in cui i Lakers decidessero di dare un’altra chance al veterano con oltre quindici anni di esperienza in NBA

MOSES BROWN
- Nelle sue cinque stagioni in NBA ha cambiato nove squadre, e questa è quella che si definisce una ‘red flag’, ma 218 centimetri per 120 kilogrammi di Brown potrebbero anche tentare i Lakers alla disperata ricerca di corpi da mettere sotto canestro

JAMES WISEMAN
- La carriera in NBA di Wiseman, si sa, sarebbe dovuta andare in maniera molto diversa, ma l’ex seconda scelta assoluta al Draft del 2020 deve comunque ancora compiere 24 anni e i Lakers potrebbero provare a rilanciarne le speranze

BISMACK BIYOMBO
- Il veterano congolese, in NBA dal 2011, ha appena firmato un contratto da 10 giorni con gli Spurs, ma potrebbe presto tornare sul mercato e i Lakers potrebbero anche pensare di portarselo in casa per dare una mano nel pitturato