Introduzione
La trasferta annuale sul campo dei Knicks non è mai un appuntamento come tutti gli altri per Steph Curry, che con il Madison Square Garden vanta un rapporto davvero speciale. E nella notte la stella degli Warriors ha vissuto l’ennesima serata magica della sua carriera a New York, trascinando gli Warriors alla vittoria e rimpinguando così anche il suo record personale nella ‘World’s Most Famous Arena’
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Quello che devi sapere
STEPH E IL GARDEN: UN RAPPORTO SPECIALE
Esiste un legame forte tra Steph Curry e il Madison Square Garden, cementato da incroci che partono dalla notte in cui è nato e durante la quale papà Dell stava giocando, con la maglia dei Cavs, proprio in trasferta sul campo dei Knicks. E sempre alla ‘World’s Most Famous Arena’ è andata in scena una delle partite che ha messo Steph sulla mappa del baskert nazionale, nel lontano 2008 con la maglia di Davidson segnava 27 punti a West Virignia. Un legame poi cementato durante la lunga carriera NBA di Curry

LA PRESTAZIONE DELLA NOTTE
Il tabellino personale dice 28 punti, 9 assist e 7 rimbalzi con 5/9 al tiro da tre punti, ma il marchio di Curry nella vittoria degli Warriors sui Knicks per 114-102 si trova soprattutto nei numeri raccolti nel secondo tempo. È lì, dopo l’intervallo lungo, che Golden State costruisce la sua rimonta e quindi il sorpasso ed è lì che Steph segna 20 dei suoi 28 punti, stregando ancora una volta il pubblico di casa con i canestri decisivi che stendono i ragazzi di coach Tom Thibodeau

UNA VITTORIA, TRE FESTEGGIAMENTI DIVERSI
Siccome giocare al Madison Square Garden non è come giocare in altri palazzetti, Curry, che nell’immediato post-partita ribadirà il proprio amore per la casa dei Knicks, decide di regalare ai tifosi di New York ben tre esultanze diverse dopo altrettante triple decisive. Oltre all’ormai classico ‘Night, night’, infatti, Steph recupera lo ‘shimmy’ mutuato dall’ex coach degli Warriors Mark Jackson e, per celebrare un’occasione del tutto speciale, imita anche il celebre ‘shrug’ di Michael Jordan alle Finals del 1992
GUARDA CURRY CHE IMITA JORDAN A NEW YORK

IL RECORD DI CURRY AL MSG
Durante la sua ormai lunghissima carriera in NBA, sono diversi gli avversari che si sono dovuti ripetutamene inginocchiare di fronte a Curry e agli Warriors, anche tra le mura di casa. I Knicks, però, sono davvero la vittima preferita di Steph, che quando li ha affrontati sul loro parquet ha quasi sempre vinto. Il record personale di Curry a New York, aggiornato dopo l’ultimo successo arrivato nella notte, dice 12-1. E l’unica sconfitta patita per mano dei blu-arancio corrisponde a una prestazione a dir poco epica

L’UNICA SCONFITTA DELLA CARRIERA DI STEPH A NEW YORK
Sono passati ormai più di 12 anni, ma tra molti tifosi dei Knicks (e non solo) il ricordo di quel 27 febbraio 2013 rimane indimenticabile. Gli Warriors, allora allenati da Jackson e ancora lontani dal trasformarsi nella implacabile macchina da pallacanestro poi plasmata da Steve Kerr, perdono 109-105 in casa dei Knicks. Il protagonista assoluto della serata, però, è Steph Curry, che segna il suo massimo in carriera con 54 punti, tirando con un surreale 11/13 dalla lunga distanza e stregando, forse per sempre, il Madison Square Garden
