In campo con motivazioni diverse e in vista di un’ultima parte di stagione con obbiettivi decisamente diversi, Jazz e Cavs si sono trovati di fronte nella sfida del tradizionale NBA Sundays. E la partita ha seguito lo spartito previsto, con Utah in grado di restare a galla nella prima parte, anche grazie alla serataccia al tiro da tre per gli ospiti, e Cleveland ad accelerare dopo l’intervallo lungo per poi tornare a vincere dopo una settimana complicata
Che Cleveland, reduce da 4 sconfitte consecutive e quindi dal primo momento davvero complicato della sua fin qui quasi perfetta, voglia approfittare di una sfida sulla carta semplice come quella sul campo dei Jazz lo si capisce da subito. I Cavs, infatti, partono forte e spingono sull’acceleratore in attacco, segnando 28 punti e mandando a referto 7 giocatori già nel 1° quarto. In difesa, però, i ragazzi di coach Kenny Atkinsonproseguono nel concedere qualche tiro troppo facile agli avversari, un po’ come avvenuto nella serie di partite perse nell’arco dell’ultima settimana, e Utah ne approfitta tenendosi a due possessi di distanza. E in apertura di 2° quarto la tripla di un ottimo Kyle Filipowski (18 punti e 13 rimbalzi alla fine) porta i Jazzaddirittura sotto solo 31-30. E i padroni di casa, sempre approfittando di qualche distrazione di troppo da parte di Cleveland, mettono addirittura il naso avanti a metà del secondo parziale. E così le due squadre vanno all’intervallo lungo sul 51-45 per gli ospiti, punteggio su cui influisce molto il disastroso 3/25 di squadra dei Cavs da dietro la linea dei tre punti.
Cleveland alza l’asticella e torna a vincere
Cleveland registra la difesa a inizio del 3° quarto, partendo con un parziale di 15-0 che sembra già in grado di far mettere agli ospiti le mani sulla partita. E da lì in poi, in effetti, la differenza in termini di talento e di qualità di gioco presente tra le due squadre emerge in maniera palese, con i Cavs che gestiscono il vantaggio, si concedeono anche qualche azione spettacolare e arrivano all’ultimo parziale di gioco in vantaggio 88-64. L’ultimo parziale si trasforma quindi in un lungo garbage time durante il quale da entrambe le parti si lascia ampio spazio alle panchine e alla fine il risultato dice 120-91 per Cleveland, che ha 18 punti da Jarrett Allen e 16 da Donovan Mitchell e dopo qualche tentennamento iniziale non lascia scampo ai Jazz e torna a vincere.