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NBA, Haliburton si opera e conferma: "Giocare da infortunato? Lo rifarei ancora"

NBA

A meno di ventiquattr’ore dalla rottura del tendine d’Achille avvenuta in gara-7 delle Finals, Tyrese Haliburton è già andato sotto i ferri e ha voluto trasmettere i suoi pensieri con un lungo post su X. La stella dei Pacers si è detta convinta di poter tornare ancora più forte e ha messo a tacere le polemiche riguardanti la sua decisione di giocare nonostante il problema già presente al polpaccio e che avrebbe influito poi sul grave infortunio che l’ha tolto dal campo nel momento più importante della stagione

Tyrese Haliburton non ha perso tempo e, con una rapidità che ricorda quella con cui in campo ha guidato l’attacco dei Pacers negli ultimi anni, a meno di ventiquattr’ore dalla rottura del tendine d’Achille rimediata nei primi minuti di gara-7 delle Finals è già andato sotto i ferri per rimediare al pesante infortunio. Sulle tempistiche di recupero non ci sono ancora dettagli e, come è facile intuire, risulta complicato al momento ipotizzare quando la stella di Indiana potrà tornare a giocare. Nel frattempo, però, Haliburton ha voluto trasmettere i pensieri e le emozioni maturate in queste ore così frenetiche, dolorose e travagliate. Il giocatore ha quindi usato il suo profilo X per mandare un messaggio rivolto prima di tutto ai tifosi dei Pacers.

Il messaggio di Tyrese

Dopo aver espresso l’intuibile amarezza per l’infortunio che l’ha tolto da gara-7, influenzano fortemente l’andamento della partita che ha deciso la stagione, Haliburton ha parlato del peso fisico dell’infortunio (‘il mio piede destro sembra un peso morto’) e di quello morale (‘sono i pensieri a darmi più dolore’). E, prima di esprimere la certezza di poter tornare più forte di prima e la consapevolezza di avere le risorse necessarie per affrontare questa dura prova e di citare le parole di Kobe Bryant (‘ci sono sfide ben più impegnative della rottura del tendine d’Achille a questo mondo’), il giocatore è tornato sulle polemiche relative alla decisione di giocare sia gara-6 che poi gara-7 sull’infortunio al polpaccio rimediato in gara-5 e che, secondo molti, avrebbe rappresentato un fattore decisivo nella rottura del tendine d’Achille. ‘Non rimpiango nulla, per niente: lo rifarei ancora e ancora, combattere per questa città e per i miei fratelli e per l’occasione di fare qualcosa di speciale’.  

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