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Mercato NBA, retroscena Myles Turner: deluso dall'offerta "sotto mercato" dei Pacers

NBA
©Getty

Dopo dieci anni di militanza agli Indiana Pacers, Myles Turner ha sorpreso tutti firmando un contratto da 107 milioni di dollari in quattro anni con i Milwaukee Bucks — squadra con cui spesso si è scontrato nelle ultime stagioni. La squadra campione della Eastern Conference perde così un titolare con poche chance di sostituirlo adeguatamente, complice un’offerta che è stata definita come “sotto mercato”

Proprio quando sembrava che Myles Turner fosse destinato a rimanere agli Indiana Pacers, con un colpo di scena le loro strade si sono separate. Dopo dieci anni in cui il suo nome è stato spessissimo al centro di voci di mercato, alla prima vera occasione Turner ha deciso di lasciare la squadra che lo aveva scelto al Draft nel 2015 con la numero 11 e con la quale poche settimane fa ha disputato le prime finali NBA della sua carriera, arrivando a una vittoria in gara-7 dal titolo. A rendere particolarmente doloroso il suo addio è anche la sua destinazione: chi ha seguito le ultime stagioni sa infatti che tra i Pacers e i Milwaukee Bucks non corre buon sangue, complici le numerose sfide da rivali divisionali, gli incontri in NBA Cup e le due serie di playoff delle ultime due stagioni. Alla base della sorprendente decisione di Turner di andare nella squadra di Giannis Antetokounmpo c’è però il modo in cui si è svolta la trattativa per il rinnovo con i Pacers: secondo quanto riportato da Shams Charania di ESPN, Turner si è sentito in qualche modo offeso dall’offerta "sotto mercato" ricevuta dai Pacers (con ogni probabilità sotto i 20 milioni di dollari almeno per il primo anno), nonostante avesse espresso la volontà di rimanere a Indianapolis. Per questo si è poi guardato in giro, firmando un accordo da 107 milioni in quattro anni con i Bucks.

I timori dei Pacers e il cerchio che potrebbe chiudersi con Ayton

La squadra, però, alla luce anche dell’infortunio di Tyrese Haliburton in gara-7 che lo terrà presumibilmente fuori per il resto della stagione, non voleva legarsi a un contratto che li avrebbe costretti a pagare la luxury tax, a cui la proprietà di Herb Simon non accede da più di 20 anni. Secondo vari reporter, lo avrebbero fatto se Haliburton fosse stato in salute e pronto a difendere il titolo della Eastern Conference riconquistato dopo 25 anni, ma senza il miglior giocatore della squadra hanno preferito mantenere la flessibilità, forse anche per le prestazioni non indimenticabili di Turner in finale. Il costo di una scelta del genere però è alto: ai Pacers infatti rimane solo la mid-level exception che parte da 14.1 milioni di dollari al primo anno per assicurarsi un centro titolare in grado di sostituire degnamente Turner. Il nome più gettonato è quello di Deandre Ayton, che chiuderebbe un cerchio aperto tre anni fa: nell’estate del 2022 infatti i Pacers offrirono al centro bahamense un quadriennale al massimo salariale da 133 milioni di dollari, offerta che però i Suns pareggiarono tenendosi il lungo (e scambiandolo poi l’estate successiva a Portland). Chissà che oggi le strade dei Pacers e di Ayton, free agent dopo il buyout coi Blazers, non possano ricongiungersi nella maniera più rocambolesca possibile.

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