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NBA, Cam Thomas sbotta sui social dopo essere stato definito "egoista e perdente"

NBA
©Getty

Il giocatore dei Brooklyn Nets Cam Thomas, attualmente restricted free agent, ha utilizzato il suo profilo su X per rispondere alle “etichette” e alla nomea che gira su di lui in NBA, venendo definito come un "empty calories ball hog", un giocatore che tiene il pallone e segna tanto ma che non aiuta la squadra. "Quelli che lo dicono sono gli stessi che non riescono a marcarmi. Prima degli infortuni eravamo quinti a Est, non posso controllare quello che fa il GM"

Il mercato dei free agent si sta rivelando particolarmente complicato per i cosiddetti "restricted free agent", cioè i giocatori alla fine del loro contratto da rookie per i quali le loro ultime squadre detengono il diritto di pareggiare qualsiasi offerta ricevano. Tra i vari Jonathan Kuminga, Josh Giddey e Quentin Grimes c’è anche Cam Thomas, che non ha ancora raggiunto un accordo per restare ai Brooklyn Nets né ha trovato un’offerta adeguata in giro per la lega. Parlando della sua situazione durante il suo podcast, il giornalista di The Ringer Zach Lowe ha riportato quello che si pensa di Thomas in giro per la lega: "Stiamo parlando di un giocatore che ha alcuni fan e alcuni grandi detrattori" ha detto Lowe, "ma l’opinione che va per la maggiore è che sia un 'empty calories ball hog'". Sostanzialmente in giro per la NBA Thomas viene ritenuto un giocatore che tiene tanto il pallone e non la passa ("ball hog") e che mette tanti punti a referto ma non aiuta la squadra a vincere le partite ("empty calories"). Un’etichetta che lo stesso Thomas ha voluto negare fortemente: "L’opinione che va per la maggiore? Fan…o te e questa opinione" ha scritto citando poi direttamente Lowe. "Ad avere questa opinione probabilmente sono le stesse squadra che non riescono a marcarmi e mi raddoppiano fin dalla palla a due. Perché raddoppiare un giocatore che 'non è così forte'? Aiutatemi a capire".

Thomas ha letto solo una parte del discorso di Lowe, riportata da un account aggregatore sui social, senza sapere che in realtà il giornalista di The Ringer aveva lodato i suoi miglioramenti nei passaggi, il maggior numero di triple tentate e la capacità di segnare tiri difficili. Thomas, però, ha poi continuato togliendosi tutti i sassolini dalle scarpe: "Questa è l’ultima volta che parlo di questa m…a. Calorie vuote? Prima di tutto eravamo quinti o sesti a Est prima del mio infortunio e degli scambi. Non posso controllare quello che il GM vuole fare con la squadra" ha scritto Thomas, facendo riferimento alle decisioni di Sean Marks (lo stesso dirigente con cui dovrebbe discutere del rinnovo di contratto, tra l’altro) nella scorsa stagione. "Io un 'Ball hog'? Ero secondo per assist in squadra, senza considerare tutte le point guard che sono andate e venute. Nessuno passava la fo…a palla, ma continuate pure a parlare solamente di me ogni volta”. Thomas ha effettivamente chiuso la stagione con 3.8 assist di media, dietro solo ai vari Ben Simmons (6.9), Dennis Schröder (6.6) e D’Angelo Russell (5.6) che si sono avvicendati nel corso della stagione, ma è anche vero che nessuno è andato neanche vicino ai suoi 18 tiri tentati di media in 25 partite, con Cam Johnson che si è fermato solamente a 13.

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