Non perderti dirette, news e highlights
Arrow-link
Arrow-link

NBA, TJ McConnell: "Quando è arrivato Haliburton non mi ha neanche riconosciuto"

NBA
©Getty

In un pezzo su The Players Tribune, TJ McConnell ha raccontato un aneddoto divertentissimo sul suo primo incontro da compagno di squadra di Tyrese Haliburton nel 2022. Un episodio in cui, complice un cappellino e la mascherina per via del Covid, Haliburton non riconobbe subito il nuovo compagno di squadra, scambiandolo per un impiegato della franchigia. "Ancora oggi ridiamo di quella storia ogni singola volta" ha raccontato il playmaker di riserva dei Pacers

Uno dei motivi che ha reso TJ McConnell così amato dai suoi tifosi (sia ai Philadelphia 76ers che ora agli Indiana Pacers) è il suo aspetto da "uomo della strada", non propriamente fornito di un fisico da superuomo come tanti suoi colleghi in NBA. Un aspetto che lo ha portato, un giorno, a confondere anche Tyrese Haliburton. L’aneddoto fa riferimento al febbraio del 2022, quando Haliburton venne scambiato dai Sacramento Kings agli Indiana Pacers: erano tempi in cui si indossava la mascherina contro il Covid-19, un dettaglio che è diventato cruciale per rendere memorabile il loro primo incontro: "Sono un ragazzo bianco di un metro e 80 sulla trentina. In altre parole, quando passo io non si ferma esattamente il traffico come quando la gente riconosce un giocatore NBA per strada" ha scritto McConnell. "E questo sono io in un giorno normale, figuratevi quando indosso un cappello. Quasi sicuramente non verrò riconosciuto. E durante il Covid, quando bisognava indossare mascherina, ero completamente irriconoscibile. Tutto questo per dire: non è colpa di Tyrese. Ma il suo primo giorno a Indianapolis dopo essere stato scambiato, mentre camminava attraverso la struttura, io e lui ci siamo incrociati. Avevo il cappello e la mascherina... ma non ci stavo nemmeno pensando. Quindi sono andato da lui super carico: ‘Tyrese!!! Come va fratello. Come stai??? Fratello, benvenuto a Indy’. Tyrese non aveva idea di chi fossi. Era molto amichevole, ma al 1000% pensava che fossi un ragazzo che lavora negli uffici della parte del business della franchigia. Poi passarono alcuni secondi imbarazzanti, finché alla fine mi resi conto di cosa stava succedendo. Mi sono tolto il cappello, ho abbassato la mascherina e abbiamo iniziato a ridere da pazzi. Scherziamo su quella storia da quel giorno… e onestamente non posso fare a meno di pensarci in questo momento, mentre ripenso alla stagione che abbiamo avuto".

NBA: ALTRE NEWS