Arrivato in Texas lo scorso febbraio, De’Aaron Fox ha prolungato il contratto che ora lo lega a San Antonio fino al 2030. E ora, dopo aver scelto Dylan Harper con la seconda chiamata assoluta all’ultimo Draft e forti del rookie dell’anno in carica Stephon Castle, gli Spurs hanno un reparto guardie affollato e in prospettiva tra i più talentuosi di tutta la lega. L’ex Sacramento, intanto, si prepara a ripartire dall’ottima impressione generata dalla manciata di partite giocate al fianco di Victor Wembanyama
Sono passati poco più di sei mesi da quel 3 febbraio in cui, nel contesto di una NBA ancora sotto shock per la clamorosa trade che due giorni prima aveva portato Luka Doncic da Dallas ai Lakers, San Antoniopiazzava il colpo De’Aaron Fox. La guardia, dopo aver speso tutta la prima parte di carriera a Sacramento, portava con sé un upgrade immediato per la squadra nel ruolo di playmaker e allo stesso tempo un contratto in scadenza nell’estate del 2026. E se al momento della trade appariva chiaro come la prospettiva fosse quella di un rinnovo appena possibile, ovvero con lo scattare del successivo mese di agosto, le mosse successive degli Spurs finivano per metterla in dubbio. Nell’ordine, infatti, arrivavano l’infortunio che chiudeva la prima stagione in Texas dell’ex Kings già il 18 marzo, l’elezione di Stephon Castle a rookie dell’anno e quindi la chiamata di Dylan Harper con la seconda scelta all’ultimo Draft. Il backcourt di San Antonio, insomma, appariva alquanto affollato e la posizione di Fox forse non più così sicura. A spazzare via qualsiasi indecisione, però, è stato il prolungamento annunciato ieri e che ora lega il giocatore agli Spurs fino al 2030, facendone, almeno nel breve, un punto fermo della squadra costruita attorno al talento unico di Victor Wembanyama.
Fox & Wemby, la coppia che può funzionare
Il problema di salute riscontrato da Wembanyama poco dopo la pausa per l’All-Star Game e che ne ha troncato bruscamente la stagione ha di fatto concesso alla coppia con Fox di giocare solamente cinque partite. I segnali d’intesa tra il francese e l’ex Kings, però, sono stati ottimi e San Antonio ripartirà da loro per provare ad assecondare ambizioni che, dopo qualche anno trascorso a ricostruire il roster, sembrano poter tornare ad essere importanti. Anche perché, dopo aver concesso a Fox un quadriennale da 229 milioni di dollari, tra un anno gli Spurs si troveranno a dover estendere anche il contratto di Wembanyama, che potrebbe tradursi addirittura in un quinquennale da oltre 320 milioni di dollari. Fox & Wemby, insomma, potrebbero accumulare stipendi annui attorno ai 120 milioni di dollari, un impegno importante e che rende l’idea di quanto in Texas puntino sulla nuova coppia, destinata a fare da traino ad un gruppo di giovani davvero molto promettente.