A Milano si presenta la nuova valanga azzurra
OlimpiadiAl Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia passerella delle Nazionali di sci italiane alla vigilia della nuova stagione, che culminerà con i Giochi di Vancouver. "Un bel mix di gioventù ed esperienza". VAI ALLO SPECIALE OLIMPIADI
di MATTEO VERONESE
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Al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo Da Vinci" di Milano sono state presentate ieri le nazionali azzurre degli sport invernali che parteciperanno ai Giochi Olimpici di Vancouver 2010 e che sarà possibile seguire interamente in esclusiva su Sky.
Assente Giorgio Rocca, a salire sul palco in qualità di "portabandiera" delle rispettive specialità sono stati, tra gli altri, Armin Zoeggeler, i fratelli Manfred e Manuela Moelgg, Christoph Innerhofer, Pietro Piller Cottrer, Giorgio Di Centa, Cristian Zorzi, Denise Karbon, Nadia Fanchini e Nicole Gius. A far compagnia agli atleti nel parterre un monumento dello sci italiano, Kristian Ghedina, ritiratosi nel 2006 ma vicino al movimento. "Un bel mix di gioventù ed esperienza", a detta del presidente F.I.S.I. Giovanni Morzenti, "che può fare bene in vista di Vancouver 2010 anche se c'è da migliorare".
Su tutti, non solo dall'alto della sua statura, svetta il maestro dello slittino Zoeggeler, un vero e proprio veterano delle spedizioni olimpiche: già quattro partecipazioni condite da altrettante medaglie (1 bronzo, 1 argento e 2 ori) cui vanno aggiunte 8 coppe del mondo, 5 mondiali, 2 europei e 11 titoli nazionali. Un palmarès del genere non teme confronti e "vive serenamente l'attesa". Come dargli torto?
Altrettanto rilassati appaiono gli esperti fondisti Di Centa, Piller Cottrer e Zorzi, a suo agio e parecchio divertito anche quando si tratta di sfilare in compagnia di Denise Karbon per presentare le nuove tute create appositamente per i XXI Giochi Olimpici Invernali. Chi è in attesa di un grande risultato, dopo le prove deludenti del Sestriere nel 2006, sono i fratelli Moelgg, protagonisti sul palco di un curioso siparietto sulla parità dei sessi anche su internet: Wikipedia, la stracliccata enciclopedia online, etichetta Manuela come "sorella dello sciatore Manfred", ma non il contrario. "Pazienza" fa spallucce la bella brunicense "l'importante sarà far bene, così poi dovranno correggere la mancanza".
Quella che "ci auguriamo possa essere una nuova valanga azzurra", come ricordato in sede di presentazione, è in crescita costante, per cui è lecito aspettarsi soddisfazioni anche dai più giovani e dagli esordienti: Innerhofer, che sulla scheda personale tra gli hobby inserisce solamente la dicitura "ragazze", può davvero esordire alla grande lasciando da parte le piacevoli distrazioni, mentre Fanchini e Gius, giovanissime olimpioniche rispettivamente nel 2006 e nel 2002, hanno accumulato esperienza per arrivare all'appuntamento di febbraio pronte per il salto di qualità. Se il medagliere olimpico azzurro sarà ricco e supererà quota 101 medaglie nella storia dei Giochi invernali lo dovremo (speriamo non solo) a loro.
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Assente Giorgio Rocca, a salire sul palco in qualità di "portabandiera" delle rispettive specialità sono stati, tra gli altri, Armin Zoeggeler, i fratelli Manfred e Manuela Moelgg, Christoph Innerhofer, Pietro Piller Cottrer, Giorgio Di Centa, Cristian Zorzi, Denise Karbon, Nadia Fanchini e Nicole Gius. A far compagnia agli atleti nel parterre un monumento dello sci italiano, Kristian Ghedina, ritiratosi nel 2006 ma vicino al movimento. "Un bel mix di gioventù ed esperienza", a detta del presidente F.I.S.I. Giovanni Morzenti, "che può fare bene in vista di Vancouver 2010 anche se c'è da migliorare".
Su tutti, non solo dall'alto della sua statura, svetta il maestro dello slittino Zoeggeler, un vero e proprio veterano delle spedizioni olimpiche: già quattro partecipazioni condite da altrettante medaglie (1 bronzo, 1 argento e 2 ori) cui vanno aggiunte 8 coppe del mondo, 5 mondiali, 2 europei e 11 titoli nazionali. Un palmarès del genere non teme confronti e "vive serenamente l'attesa". Come dargli torto?
Altrettanto rilassati appaiono gli esperti fondisti Di Centa, Piller Cottrer e Zorzi, a suo agio e parecchio divertito anche quando si tratta di sfilare in compagnia di Denise Karbon per presentare le nuove tute create appositamente per i XXI Giochi Olimpici Invernali. Chi è in attesa di un grande risultato, dopo le prove deludenti del Sestriere nel 2006, sono i fratelli Moelgg, protagonisti sul palco di un curioso siparietto sulla parità dei sessi anche su internet: Wikipedia, la stracliccata enciclopedia online, etichetta Manuela come "sorella dello sciatore Manfred", ma non il contrario. "Pazienza" fa spallucce la bella brunicense "l'importante sarà far bene, così poi dovranno correggere la mancanza".
Quella che "ci auguriamo possa essere una nuova valanga azzurra", come ricordato in sede di presentazione, è in crescita costante, per cui è lecito aspettarsi soddisfazioni anche dai più giovani e dagli esordienti: Innerhofer, che sulla scheda personale tra gli hobby inserisce solamente la dicitura "ragazze", può davvero esordire alla grande lasciando da parte le piacevoli distrazioni, mentre Fanchini e Gius, giovanissime olimpioniche rispettivamente nel 2006 e nel 2002, hanno accumulato esperienza per arrivare all'appuntamento di febbraio pronte per il salto di qualità. Se il medagliere olimpico azzurro sarà ricco e supererà quota 101 medaglie nella storia dei Giochi invernali lo dovremo (speriamo non solo) a loro.