Il bluff di Vanessa, a Sochi con l'imbroglio: squalificata

Olimpiadi
Vanessa Mae, la sciatrice-violinista thailandese che ha imbrogliato a Sochi
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La violinista-sciatrice ha barato ed è stata bandita per 4 anni dalla Federsci internazionale: ha rappresentato la Thailandia chiudendo al 67° e ultimo posto la gara olimpica di gigante, ma non aveva alcun diritto di partecipare alla rassegna

La violinista-sciatrice ha barato ed è stata perciò squalificata per 4 anni dalla Federsci internazionale (Fis). La storia di Vanessa Mae-Vanankorn, uno dei personaggi consacrati dalle Olimpiadi invernali di Sochi 2014, si è conclusa nel modo peggiore. La 36enne artista, che ha rappresentato la Thailandia chiudendo al 67° e ultimo posto la gara olimpica di gigante, non aveva alcun diritto di partecipare alla rassegna a cinque cerchi. Per conquistare la qualificazione, infatti la violinista ha avuto bisogno dei punteggi conquistati in 4 prove di gigante risultate poi truccate.

Sulle nevi slovene di Krvavec, il 18 e il 19 gennaio, Mae-Vanankorn ha accumulato i punti necessari per iscriversi alle Olimpiadi. Ma quelle prove, organizzate su iniziativa del management dell'artista, sono state in realtà "manipolate". Le indagini, basate su un iniziale report della federazione slovena, hanno evidenziato una serie imbarazzante di irregolarità. Le condizioni meteo a Krvavec erano talmente sfavorevoli da impedire l'organizzazione di una gara regolare. Il tracciato, contrariamente alle norme Fis, non è stato modificato tra prima e seconda manche. Una concorrente, caduta rovinosamente, si è comunque piazzata al secondo posto, visto che il suo tempo è stato limato di 10 secondi. Un'altra atleta è partita da un punto diverso rispetto allo start ed è stato un addetto ad azionare manualmente il cancelletto e a far scattare il cronometro in netto ritardo.

L'ordine d'arrivo della gara del 18 febbraio ha presentato evidenti irregolarità, mentre quello del 19 febbraio ha brillato per la sintesi: 6 atlete al traguardo, tra le 8 iscritte alla start list. L'inchiesta ha vanificato gli sforzi dell'entourage della Mae-Vanankorn, che ha provato a sfruttare la zona grigia del regolamento internazionale. Le federazioni che non vantano un atleta tra i primi 500 del mondo possono mandare un rappresentante ai Giochi invernali se lo sciatore in questione raccoglie un sufficiente numero di punti Fis. La 36enne, nata a Singapore e cittadina britannica, ha colto al volo l'opportunità offerta dalla Thailandia, Paese di originedel padre.

A Sochi, la sciatrice-violinista aveva suscitato l'attenzione di media e appassionati, al di là del ridotto valore tecnico in pista. Ora, a 9 mesi dallo show, arriva il verdetto della Fis. L'inchiesta ha portato alla squalifica anche di 5 addetti, puniti con sanzioni variabili tra 1 e 2 anni: l'italiano Fabio De Cassan  (delegato tecnico; stop di 1 anno) e gli sloveni Borut Hrobat, Matiaz Goltez, Vlado Makuc e Uros Sinkovec. La Mae-Vanankorn ha ora 3 settimane di tempo per presentare ricorso al Tas, il Tribunale d'arbitrato sportivo di Losanna.