Caso Wada, la Russia: ciò che è permesso agli dei

Olimpiadi
Il Tweet polemico dell'ambasciata russa negli Stati Uniti
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Le notizie sul doping di atleti statunitensi rivelate da Fancy Bears dopo l'hackeraggio del sito della Wada stanno scatenando dure reazioni in Russia. Tweet polemico dell'ambasciata russa negli Stati Uniti. Attacchi dai tabloid: "Il fisico delle Williams non è solo frutto del duro allenamento"

Non potevano che avere grande risonanza mediatica in Russia le rivelazioni di Fancy Bears il gruppo di hacker che hanno violato i server della Wada e mostrato al mondo dello sport irregolarità nella gestione della positività a diversi farmaci (per esenzione) utilizzati da numerosi atleti, molti dei quali americani. Grossa l'indignazione in Russia dopo il polverone che negli ultimi mesi aveva portato all'esclusione dai Giochi di Rio di molti atleti russi per doping di Stato. La tv nazionale Channel One ha spiegato che: "Gli atleti statunitensi sono riusciti a essere più veloci, più alti e più forti per una ragione ben precisa", mentre il tabloid Komsomolskaya Pravda ha scritto: "Sembra che la struttura muscolare di Serena e Venus Williams non sia solo il frutto di un duro allenamento".

Inoltre Mosca ha negato qualsiasi coinvolgimento nell'hackeraggio, mentre l'ambasciata russa negli Stati Uniti ha rilanciato un tweet provocatorio corredato da una frase in latino "Quod licet Jovi", che letteralmente significa "Ciò che è permesso agli dei" e, dunque, non agli altri comuni mortali con evidente riferimento al potere statunitense anche a livello sportivo.