Cassani, il Ct della Nazionale di ciclismo lascia Tokyo: "Dagnoni? Parli a quattr'occhi"

Olimpiadi

Il ct della Nazionale di ciclismo su stada è rientrato in anticipo in Italia: "Han detto che dovevo rientrare per il protocollo ma parlerò più avanti". Dagnoni aveva spiegato: "Non lo abbiamo potuto tenere con noi. Il futuro? Faremo le valutazioni in Consiglio Federale"

Come un fulmine a ciel sereno è giunta la notizia del rientro anticipato in Italia del ct della Nazionale di ciclismo su strada Davide Cassani dopo i risultati non entusiasmanti degli Azzurri a Tokyo. Nella prova in linea il migliore degli Azzurri è stato Alberto Bettiol che ha chiuso al 14° posto dopo essere stato a lungo tra i primi, prima di essere colpito dai crampi. Meglio, ma giù dal podio, l'Italia anche nella prova a cronometro, dove Filippo Ganna ha chiuso 5° a due secondi dal bronzo. "Sono sereno ma mi sembra giusto che si parli più avanti – ha detto Cassani appena atterrato in Italia - Non ho ascoltato le dichiarazioni del presidente federale oggi, ero in viaggio. Tra persone perbene e prima di fare certe dichiarazioni si parla a quattr'occhi. Il mio ruolo? Ne parleremo. Il mio rientro anticipato per via del protocollo? Han detto così...".

Dagnoni: "Rientro di Cassani? Era già previsto"

Una frase, l'ultima di Cassani, che sembra lasciare strascichi polemici tra il Ct e il presidente della federciclismo Cordiano Dagnoni che, in giornata, aveva spiegato le motivazioni del rientro anticipato di Cassani: "Il rientro di Cassani in Italia è sempre stato previsto in questi termini, perché per le norme speciali di questa Olimpiade una volta finita la sua disciplina entro 48 ore sarebbe dovuto rientrare in Italia. Purtroppo non è stato possibile tenerlo con noi qui per la pista che comincia da lunedì. Per quanto riguarda il futuro voglio condividere le valutazioni con il consiglio federale di fine agosto in Val di Sole". Sembra improbabile la conferma di Cassani come Ct e già si fanno i nomi dei suoi successori: il principale indicato sarebbe Gianni Bugno con Mario Scirea come responsabile degli U23.