Cio, Kirsty Coventry nuovo presidente del Comitato Olimpico: è la prima donna
l'elezione
E' Kirsty Coventry la nuova presidente del Cio. Si tratta della prima donna e prima africana a guidare il Comitato olimpico internazionale. Accreditata del supporto del presidente uscente Thomas Bach, ha sbaragliato a sorpresa i sei concorrenti già dal primo turno, superando subito il quorum necessario di 49 preferenze
Kirsty Coventry è la nuova presidente del Comitato Olimpico Internazionale. La 41enne ex nuotatrice zimbabwese è la prima donna a sedere al vertice
dello sport mondiale. Coventry, ministro dello sport dello Zimbabwe, è stata due volte campionessa olimpica nei 200 dorso di nuoto, ad Atene 2004 e Pechino 2008, ottenendo anche 4 argenti e un bronzo ai Giochi. Accreditata del supporto del presidente uscente Thomas Bach, ha sbaragliato a sorpresa i sei concorrenti già dal primo turno di voto dell'Assemblea Cio in corso a Costa Navarino, in Gracia, superando subito il quorum necessario di 49 preferenze.
"Sono orgogliosa, rotto tetto di cristallo"
"Sono particolarmente orgogliosa di essere la prima donna presidente del Cio, e la prima africana. Oggi è stato rotto un tetto di cristallo". Sono le prime parole di Kirsty Coventry, eletta alla presidenza del Cio dall'Assemblea del comitato olimpico internazionale in corso a Costa Navarino,in Grecia. "E' un momento straordinario - ha detto ringraziando dopo il voto - Spero che questo voto sia di ispirazione per molte persone. Sono pienamente consapevole delle mie responsabilità come esempio nel ruolo".
Malagò: "Orgogliosi di questa scelta storica"
"I membri del Cio hanno eletto Kirsty Coventry: è lei la nuova presidente del Comitato olimpico internazionale. Donna, africana, olimpionica. Orgogliosi di questa scelta storica". Comincia così il post di congratulazioni su X del presidente del Coni, Giovanni Malagò. "Insieme per affrontare le prossime sfide che attendono lo sport mondiale. Buon lavoro! Un abbraccio... sportivo più che mai", conclude il n.1 del Coni presente in Grecia per le elezioni del CIO.
Chi è Kirsty Coventry
Ex campionessa di nuoto plurimedagliata alle Olimpiadi, Kirsty Coventry è la prima donna e la prima africana a guidare il Comitato olimpico internazionale e anche, a 41 anni, la più giovane a diventare presidente. Nata ad Harare, in Zimbabwe, Coventry ha sbaragliato tutti gli altri sei concorrenti alla successione di Thomas Bach, venendo eletta a sorpresa al primo turno di voto nella Sessione Cio ospitata a Costa Navarino, in Grecia. Un'abitudine al successo che Coventry ha coltivato fin da ragazzina, quando ad Harare aveva cominciato a gareggiare in vasca, conquistando a suon di bracciate la partecipazione a ben cinque olimpiadi. L'ultima sua presenza fu a Rio, nel 2016, dove però non salì mai sul podio, come era capitato a Londra 2012, ma avendo in entrambe i casi l'onore di fare la portabandiera. Nelle edizioni precedenti vinse invece sette medaglie, cominciando ad Atene 2004 - proprio nel Paese dove oggi è stata eletta alla massima carica dello sport mondiale -, quando vinse l'oro nei 200 dorso, l'argento nei 100 dorso e il bronzo nei 200 misti. Quindi, a Pechino 2008, si confermò campionessa olimpica nei 200 dorso e ottenne l'argento nei 100 dorso, nei 200 misti e nei 400 misti. Nel suo Paese è un idolo, basti pensare che lo Zimbabwe ha raccolto in tutto otto medaglie olimpiche, sette delle quali per merito suo, tanto da essere definita un 'tesoro' nazionale. Entrata presto a far parte del Comitato olimpico internazionale quale membro della commissione atleti, di cui diventò presidente nel 2018, lasciato l'agonismo Coventry si è dedicata anche alla politica, diventando ministro dello sport nel governo di Harare, rimanendo sempre impegnata a diffondere il nuoto nel suo Paese e in Africa. Attraverso la 'Kirsty Coventry Academy' ha aperto le porte delle piscine a tanti bambini e ragazzi, non solo per farne dei campioni ma anche per aiutare a ridurre le vittime di annegamento, una delle maggiori cause di morte tra i giovani africani. Un'altra piaga che ha deciso di combattere è quella del doping, impegnandosi nell'agenzia mondiale antidoping (Wada), sia nel consiglio sia nel comitato atleti, che sviluppa programmi di istruzione e sensibilizzazione
