Da Malagò alla Vezzali: "Milano-Cortina 2026 un'opportunità unica". Le istituzioni oggi alla Farnesina all’evento “Olimpiadi e Paralimpiadi invernali Milano Cortina 2026. La diplomazia dello sport di fronte alle sfide globali" sono d’accordo sui prossimi Giochi che dovranno essere “i migliori di sempre"
Olimpiadi e Paralimpiadi invernali Milano-Cortina 2026: la diplomazia dello sport di fronte alle sfide globali. E' l'evento organizzato oggi a Roma, dalla Farnesina per fare il punto sui prossimi Giochi a cui hanno partecipato tra gli altri, Luigi Di Maio, Valentina Vezzali, Giovanni Malagò, Vincenzo Novari e Luca Pancalli, Attilio Fontana.
Vezzali: "Sia un modello da cui ripartire"
"A vent'anni dai Giochi di Torino, Milano-Cortina nel 2026 indicherà un modello da cui ripartire. Lo farà grazie a linee guida legate a parole chiave: sostenibilità, flessibilità, efficienza gestionale ed economica, creazione di un valore a lungo termine. Sono punti fermi da cui non possiamo prescindere". Le parole della sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, durante l'evento Olimpiadi e Paralimpiadi invernali Milano Cortina 2026. "In quest'ottica le infrastrutture olimpiche devono rappresentare una vera opportunità per il territorio e le comunità coinvolte - ha proseguito la sottosegretaria -. Il vero traguardo, quindi, è lasciare una concreta eredità ai cittadini di oggi e di domani. Questo è anche l'obiettivo dei fondi del Pnrr, che il Dipartimento per lo Sport sta gestendo per la costruzione e la rigenerazione degli impianti sportivi in tutta Italia. Avremo l'opportunità di trasformare l'Italia in un ambiente più inclusivo, ecosostenibile e green".
Malagò: "Impegno è fare migliori Giochi di sempre"
"La scommessa che abbiamo vinto nel 2019 contro tutte le previsioni, frutto anche della grande capacità di fare squadra, che è stata fondamentale, ci obbliga a fare tutto molto bene, ad organizzare i migliori Giochi di sempre. Questo sia perchè dopo tante edizioni le Olimpiadi invernali torneranno in Europa, la loro culla, sia perchè il nostro messaggio darà al Cio l'opportunità di aprire nuove strade". Così il presidente della Fondazione Milano Cortina 2026 e Presidente Coni, Giovanni Malagò all'evento organizzato al Ministero degli Affari Esteri. "Il 19 settembre 2106 la storia ci impose uno stop, ma il 24 giugno 2019 cogliemmo l'occasione di rialzarci - ha sottolineato Malagò, ricordando il momento dell'assegnazione dei Giochi invernali all'Italia -. Vincemmo una gara impossibile, anche con l'enorme fortuna di avere un grande alleato nel Cio, che nel frattempo aveva individuato nell'agenda 2020 una nuova formula: l'opportunità, tra l'altro, di allargare l'orizzonte del territorio coinvolto. Noi l'abbiamo sfruttata appieno. Abbiamo aperto una strada, la nostra è una 'case history', facendo di necessità virtù e valorizzando sugli aspetti su cui eravamo già forti e conosciuti. Abbiamo avuto sostegno e carta bianca dai rappresentanti dei territori, poi anche il coinvolgimento di tante campionesse, elementi che oltre a tanto impegno e coraggio ci hanno consentito di battere un candidato (Stoccolma-Are, ndr) che ancora non ci crede. La scommessa che abbiamo davanti - ha concluso Malagò - si vince in due modi: rispettando l'impegno preso di lasciar la giusta legacy da questo grande evento e sfruttando e aumentando il prestigio del Paese".
Novari: "Sfida importante e tradizione da rispettare"
"Siamo una fondazione di diritto privato, ma abbiamo cinque elementi di controllo. Abbiamo una sfida importante e una tradizione che dobbiamo rispettare. Milano-Cortina 2026 è in evento unico, avremo addosso 3 miliardi di persone che guarderanno quello che andremo a fare, il più grande palcoscenico perché i Giochi tornano in Europa e avremo la possibilità di parlare ad un universo più ampio. E’ l'opportunità di dimostrare qualcosa di diverso, abbiamo i migliori ingegneri del mondo, i migliori tecnici e la possibilità di presentare al mondo qualcosa di straordinario e questo è un tema di credibilità che Draghi e Di Maio portano in giro nel mondo". Lo ha detto l'Amministratore Delegato della Fondazione Milano Cortina 2026, nonché Presidente del Comitato di Gestione, Vincenzo Novari. "I nostri sono giochi diversi, che partono da subito, vogliamo che inizino 4 anni prima e che durino per decenni dopo i Giochi, lascino quella eredità di infrastrutture e di cultura. Questa credibilità ce la dobbiamo guadagnare lavorando con i territori, tracciando quanto Sala ha fatto con l’Expo. Il 15 marzo del 2026 quando si spegnerà il braciere paralimpico, vorrei che tutta la comunità internazionale dirà: però questi italiani…", ha aggiunto Novari sperando che "siamo veramente i Giochi di tutti gli italiani, tutta Italia li senta come loro, e che gli atleti terminino questa esperienza avendo un ricordo sportivo che rimanga nella loro memoria per sempre".
Fontana: "Si dovrà correre per recuperare ritardi su infrastrutture"
"E' bellissimo entrare nel merito di questo grande evento, il gradino più alto per chi fa sport. L’Orgoglio nasce dal fatto che se le Olimpiadi e le Paralimpiadi del 2026 si terranno in Italia lo dobbiamo ad una telefonata tra Luca Zaia e me in cui decidemmo di garantire anche dal punto di vista finanziario i Giochi e cambiare completamente il dossier preparato. Ne sono molto orgoglioso". Lo ha detto il governatore della Lombardia Attilio Fontana "Saranno le prime Olimpiadi diffuse sul territorio, le prime senza cattedrali nel deserto. E’ una sfida nella quale dobbiamo essere una squadra, essere più coinvolti, più trasparenti. Dobbiamo lavorare insieme e recuperare qualche ritardo nel campo delle infrastrutture, si dovrà correre e cercare di organizzare una cosa eccezionale come è il nostro Paese", ha aggiunto Fontana. "E dobbiamo impegnarci, anche grazie all'aiuto di Malagò, affinchè le Paralimpiadi si svolgano in contemporanea con Olimpiadi".