Team USA stavolta fa sul serio: Serbia travolta con 26 punti di scarto

Olimpiadi
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Dopo il +14 contro il Canada e il +6 con qualche sofferenza nel finale contro l'Australia arriva un convincente successo, 105-79, contro l'avversario più forte, la Serbia di Jokic e Micic (con Bogdanovic ancora assente). Show difensivo della coppia Anthony Davis-Bam Adebayo, Curry trova la mano, Edwards e LeBron regalano spettacolo. Terzo successo su tre amichevoli per la squadra di coach Kerr

GLI HIGHLIGHTS

USA-SERBIA 105-79

Steve Kerr cambia ancora quintetto, per la terza volta su tre: al posto di Edwards (retrocesso in panchina) torna nei primi cinque Jrue Holiday, al fianco di Curry, Tatum, James ed Embiid. I primi squilli sono quelli di Steph Curry, con le sue triple, e la sua partenza lanciata trova oppozione soltanto nei canestri dell'ex varesimo Avramovic per la Serbia. Il primo quarto alla fine è in perfetto equilibrio (28-28) ma poi gli Stati Uniti - subite due triple e uno 0-6 in avvio di secondo periodo - piazzano un parziale di 19-6 in apertura che indirizza la partita. Al resto ci pensa la coppia Davis-Adebayo che difensivamente si occupa di limitare (se non fermare) Jokic e di alzare l'intensità della gara a un livello che la nazionale serba non riesce a reggere. Fa 31-17 il parziale del secondo quarto, e quando escono dal riposo lungo gli uomini di coach Pesic sembrano non crederci più: gli Stati Uniti invece continuano a spingere, forse vogliono lanciare un messaggio a Jokic e compagni, forse al mondo intero: si accende Anthony Edwards, un paio di fiammate le piazza anche LeBron James, ma Adebayo (anche 3/4 da tre nella sua serata) e Davis (6 stoppate per lui alla fine) sono quelli che fanno la differenza. Il divario arriva a sfiorare anche i 30 punti, sarà di +26 alla fine e una vittoria che finalmente si può definire convincente: non a caso arriva contro la Serbia, una delle principali avversarie per la medaglia più preziosa a Parigi e la prima che affronteranno al via delle Olimpiadi, il 28 luglio. Il pubblico di Abu Dhabi, che aveva iniziato la serata inneggiando Jokic con cori di "M-V-P, M-V-P", alla fine ha occhi solo per Curry (24 punti alla fine per lui, top scorer), Davis, Adebayo (17 punti) e compagni. E una schiacciata spettacolare di LeBron nei minuti finali (11 il suo totale) manda i titoli di coda: coach Kerr può essere contento, ora si va a Londra per le ultime due amichevoli preolimpiche.