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La Senna è ancora inquinata: niente allenamenti di nuoto in acque libere

Olimpiadi

Saltano gli allenamenti di nuoto di fondo: i livelli di inquinamento del fiume Senna sono ancora al di sopra delle soglie massime consentite. Le gare di 10 km in acque libere dovrebbero tenersi tra giovedì 8 e venerdì 9 agosto. L'Equipe: "Nemmeno nella staffetta di triathlon il fiume è stato interamente balneabile"

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L'altro ieri no, ieri sì, oggi nemmeno, domani forse, tra due giorni chissà. Il balletto sulla balneabilità della Senna continua a tenere banco imperterrito durante le Olimpiadi di Parigi. Oggi il fiume presenta nuovamente livelli di inquinamento sopra il limite previsto ed è stato dichiarato dagli organizzatori "non adatto per nuotare". Sono così saltati gli allenamenti degli atleti chiamati a partecipare alle gare di nuoto in acque libere, sulla distanza di 10 chilometri, giovedì 8 agosto e venerdì 9 agosto. Dall'inizio dei Giochi si tratta del quinto allenamento cancellato dopo i primi quattro relativi alle gare di triathlon, la cui prova maschile è slittata anche di un giorno. Ora l'incertezza regna anche sul nuoto di fondo, molto atteso dall'Italia per la presenza di Gregorio Paltrinieri

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World Aquatics conferma: "Allenamenti previsti per mercoledì mattina"

Annullata la sessione di allenamento prevista per questa mattina, la World Aquatics ne ha confermato una seconda per mercoledì agli stessi orari. "Una sessione di revisione della qualità dell'acqua si terrà alle 4:00 del 7 agosto, dove World Aquatics deciderà se la sessione di allenamento potrà essere tenuta - si legge nel comunicato emesso dalla federazione mondiale - Con previsioni meteo favorevoli e analisi lungimiranti, World Aquatics e Parigi 2024 rimangono fiduciosi che le maratone dell'8 e 9 agosto si svolgeranno come previsto. Le decisioni di World Aquatics sulla qualità dell'acqua in relazione alle maratone vengono prese in consultazione con i delegati tecnici di World Aquatics, i delegati medici di World Aquatics, il comitato organizzativo di Parigi 2024, Météo France, DRIEAT, la città di Parigi e la prefettura della regione Île-de-France che ha eseguito i test di qualità dell'acqua".

Malori, incertezza e corrente

La mancanza di chiarezza sul luogo e sulla data delle gare, totalmente dipendente dal livello di inquinamento della Senna misurato ogni giorno, sta creando fastidio negli atleti, impossibilitati a provare un percorso sconosciuto, una cui ulteriore problematica è rappresentata anche dalla forte corrente del fiume. Domenico Acerenza, anche lui impegnato come Paltrinieri nella 10 km, aveva detto in collegamento a Sky Sport 24 pochi giorni fa come stesse "mancando il principio olimpico di rispetto per gli atleti". A peggiorare il quadro è arrivato, nella giornata di domenica 4 agosto, il presunto caso di infezione da escherichia coli della triatleta belga Claire Michel, ricoverata e poi dimessa dalla clinica del Villaggio Olimpico dopo aver gareggiato nella Senna. Una situazione che aveva indotto il Belgio a ritirare la propria squadra dalla staffetta mista di lunedì 5 agosto. Anche altri atleti hanno manifestato problemi gastrointestinali dopo aver nuotato nella Senna, ma non è stato di certo possibile provare una correlazione tra il loro stato di salute e l'acqua del fiume. Certo, il dubbio resta.

 

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A quanto pare, chi si è già gettato nelle acque parigine non può dirsi affatto sicuro sulla propria immunità da rischi sanitari. L'Equipe, il più celebre quotidiano sportivo francese, ha scritto che la Senna non sarebbe stata balneabile nemmeno ieri, giorno della staffetta mista di triathlon, in uno dei quattro punti della prova. Gli atleti però, informati della situazione, avrebbero deciso di gareggiare lo stesso, ha spiegato in una conferenza Anne Descamps, portavoce del Comitato organizzatore di Parigi 2024. I nuotatori verranno posti di fronte lo stesso problema? Prenderanno la stessa decisione dei triatleti? Oppure verrà attuato un piano B? 

CT azzurro Rubaudo: "Salute al primo posto, situazione non paragonabile al passato"

Il coordinatore tecnico della squadra azzurra Stefano Rubaudo: “La Senna è un enorme interrogativo. La salute degli atleti è al primo posto quando si organizzano gli eventi; ciò premesso, è ovviamente necessario provare il campo gara anche per ragioni di sicurezza. Sarà uguale per tutti, ovvio, ma non è paragonabile a nulla in cui i ragazzi hanno nuotato in passato; aspettiamo sviluppi".