Olimpiadi, Team USA: l'incubo contro la Serbia e poi la rimonta storica. LE FOTO
Per i primi tre quarti della semifinale tra Stati Uniti e Serbia, sono stati Nikola Jokic e compagni a dominare il gioco. Sotto in doppia cifra, Team USA sembrava in uno stato di shock e senza la forza di reagire. Poi LeBron James e Steph Curry hanno preso per mano la squadra, guidandola a una clamorosa rimonta e alla vittoria per 95-91. I Giochi Olimpici di Parigi 2024 sono in diretta su Eurosport, con 10 canali a disposizione degli abbonati Sky
- Fin dalle prime battute della partita, appare subito chiaro che non si tratterà di una replica della sfida andata in scena dieci giorni prima nella fase di qualificazione e vinta nettamente dagli Stati Uniti 110-84. L'inizio della Serbia è praticamente perfetto sia in attacco che in difesa, con Bogdan Bogdanovic grande protagonista
- Nel primo tempo gli Stati Uniti riescono a segnare solo 43 punti, restando ben al di sotto rispetto alle medie realizzative tenute fin lì alle Olimpiadi. Anche in difesa i meccanisimi che nelle partite precedenti erano sembrati quasi perfetti non funzionano
- La partita persa dieci giorni prima è stata completamente cancellata dalla memoria dei ragazzi allenati da Svetislav Pesic. E con il passare dei minuti la Serbia continua a mantenere un vantaggio in doppia cifra e il sogno di battere una squadra sulla carta imbattibile si fa sempre più concreto
- Con le eccezioni di Jayson Tatum e Tyrese Haliburton, che non vedono il campo, Steve Kerr prova a far entrare in partita tutti i giocatori a disposizione. La girandola dei cambi si fa forsennata, ma Team USA non riesce a trovare un quintetto che regga l'onda d'urto serba
- Il motivo per cui Team USA non affonda in via definitiva è uno solo: Steph Curry. Per la stella degli Warriors 17 punti nel solo 1° quarto, 20 all'intervallo e una prestazione in cui da solo rappresenta l'intero attacco degli Stati Uniti
- Per tutta la prima parte di gara, in campo sembra esserci la controfigura scarsa di Kevin Durant. Dopo l'intervallo, però, e soprattutto nell'ultimo quarto, si rivede il miglior marcatore nella storia di Team USA alle Olimpiadi: i suoi 9 punti arrivano quando la palla pesa e la Serbia comincia ad accarezzare davvero l'idea dell'impresa clamorosa
- C'è un momento della partita, a poco più di 7 minuti dalla fine, in cui dopo una tripla di Durant gli arbitri puniscono l'ingenuità commessa da Nikola Jokic e Team USA sfrutta il doppio possesso con un'altra tripla di Devin Booker. LeBron James esulta: il suo messaggio alla squadra è passato, gli Stati Uniti tornano a -5
- Non basta, però, per invertire la tendenza di una partita fin lì saldamente in mano alla Serbia. James decide allora di prendersi la marcatura di Jokic, vero fulcro della manovra offensiva avversaria, mandando fuori giri la stella di Denver e l'intero attacco serbo. E LeBron chiuderà con la tripla doppia da 16 punti, 12 rimbalzi e 10 assist
- Dopo trenta minuti abbondanti quasi senza errori, la Serbia sembra cominciare a peredere l'aggressività e la lucidità che le avevano consentito di prevalere fino a quel momento. Ci si aggrappa al totem Jokic, ma la squadra sembra essere sulle ginocchia
- Autore di un'olimpiade assai modesta e fischiato dal pubblico francese, che ce l'ha con lui perché ha preferito Team USA a Les Bleus, Joel Embiid si riscatta con le giocate decisive sia in attacco che in difesa e chiuderà da secondo miglior marcatore dei suoi con 19 punti e 8/11 dal campo
- Dopo aver tenuto in piedi la squadra nel momento peggiore durante il primo tempo, Curry infligge i colpi decisivi quando la Serbia è alle corde: sua la tripla del primo sorpasso a due minuti e mezzo dalla fine, suoi i liberi che sigillano la vittoria di Team USA con otto secondi sul cronometro
- Alla fine il tabellino personale della stella di Golden State dice: 36 punti, 8 rimbalzi e 9/14 da dietro la linea dei tre punti. Le sue Olimpiadi erano state anonime fino alla semifinale, dove Curry ha dimostrato ancora una volta perché il suo nome finirà nei libri di storia del gioco
- Che la squadra sarebbe stata nelle loro mani era chiaro fin dal momento delle convocazioni, diramate la scorsa primavera. E James, Curry e Durant, nel momento più difficile per Team USA, hanno preso per mano i compagni portandoli dritti dritti in finale
- Una prestazione ai limiti della perfezione cestistica per la Serbia, che per oltre trenta minuti non ha sbagliato praticamente nulla. Una rimonta da leggenda per Team USA, che nell'ultimo quarto ha fatto vedere cose del tutto impensabili per qualsiasi altra squadra. E alla fine è arrivato l'abbraccio tra i due uomini simbolo, James e Jokic, protagonisti di una partita indimenticabile