Volley, Velasco a Linate: "Resto? Penso di sì, ma una riflessione va sempre fatta"

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Firma autografi ed è richiestissimo per tanti selfie da giovani e meno giovani. All’arrivo della nazionale campione olimpica di volley femminile, è il Ct Julio Velasco tra i più acclamati: "Non ci si abitua mai, credo sia soltanto l’inizio". Poi sul suo futuro: "Penso di restare, ma non sono più un ragazzino, magari anche le ragazze più grandi faranno certe riflessioni…"

L'ARRIVO DELLE AZZURRE A LINATE. VIDEO

"Non ci si abitua mai. Questo credo che sia l’inizio di un salto di qualità del movimento della pallavolo femminile che è importantissimo per quantità e qualità". Queste le prime parole di Julio Velasco al rientro a Linate dopo l’oro olimpico conquistato a Parigi con la nazionale femminile: "Loro sono per le ragazze quello che il calcio è per i ragazzi. Mancava un grande titolo per fare un salto di popolarità in tv e nei giornali. Mi auguro che questo si trasformi anche in un appoggio per le società piccole dove giocano le bambine, che abbiano maggiori risorse perché alla fine la Nazionale esiste solo per loro", dice il Ct argentino.

"Avevo puntato sulle donne quando non ci credeva nessuno"

Sulla forza del gruppo capace di dominare le Olimpiadi perdendo un solo set in sei partite: "Credo che l’aiuto nel volley è parte del gioco. Se non ci si aiuta non si gioca bene, oltre a quello, si tratta di un gruppo fantastico dal punto di vista mentale, tecnico e tattico. Le ragazze stanno bene insieme, fanno tutto insieme e quando i rapporti sono buoni è tutto divertente, non stressante". Poi sulla sua prima esperienza con la nazionale femminile nel 1997: "Io avevo già puntato sul volley femminile nel 1997 quando non ci credeva nessuno che si potesse arrivare in cima al mondo, ci sono arrivate poi senza di me con Bonitta che nel 2002 ha vinto un mondiale. È stato un inizio, forse mancava un oro olimpico e spero che sia un bel motore…"

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"Non sono più un ragazzino…"

Infine sul suo futuro: "Se resto dopo la vittoria di Parigi? Penso di sì, ho solo detto che la riflessione va fatta perché non sono un ragazzino. Questa settimana non ci sarò per nessuno, non risponderò a nessuno, ma una riflessione va fatta sempre quando si finisce un percorso, magari anche le ragazze più grandi lo faranno…oggi non riuscirei a fare il lavoro del 1989 senza collaboratori, sarebbe troppo dura".

Manfredi: "Velasco ha il contratto fino al Mondiale, poi sta a lui..."

A Linate anche Giuseppe Manfredi, presidente della Federvolley: "L’affetto per queste ragazze è stato incredibile, ma è sempre stato così. È l’Italia che noi vogliamo vedere, il presidente Mattarella ogni volta ha parole importanti per i ragazzi e le ragazze del volley che rappresentano davvero il nostro Paese. Questa è una nazionale che ha già vinto in passato, forse aveva bisogno di qualcosina in più". Poi su Velasco: "Siamo stati fortunati, Julio è sempre stata la mia prima scelta, al di là della valenza tecnica. Ha dato una nuova filosofia di lavoro, le ragazze lo hanno accettato, ha dato tanta tranquillità. Avevano difronte una persona in grado non solo di allenarle bene, ma di essere presente per loro e di formare un gruppo. Sono anche ragazze giovani, avremo un buon futuro su questo". Sul futuro di Ct delle due nazionali: "Julio ha bisogno di riposo, come tutti. Per i contratti il discorso è semplice: De Giorgi, anche se deve ancora firmare, resta fino alle prossime olimpiadi. Julio ha il contratto, per scelta sua, fino al prossimo anno che c’è il Mondiale. Sta a lui capire se vuole continuare…" Infine sulla mancata medaglia dei ragazzi di De Giorgi: "L’amarezza nel momento in cui non si realizza un sogno è chiaro che c’è. Ma razionalmente è la prima volta che l’Italia porta entrambe le nazionali tra le prime quattro. Purtroppo siamo incappati in due partite complicate, tra l’altro una con la Francia campione olimpica. Nessun processo per i ragazzi, ci penserà De Giorgi a fare gli opportuni correttivi. Sono ragazzi bravissimi. Giani? Lo chiamerò sicuramente".