Il Sei Nazioni non si ferma mai: tocca a Francia-Irlanda

Rugby
Una fase della sfida di Edinburgo tra Francia e Scozia (Getty)
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Il ct francese Saint’André ha comunicato la formazione che scenderà in campo domenica nel recupero della sfida rinviata lo scorso 11 febbraio. Al posto dell'infortunato Medard è stato chiamato l'estremo di Tolosa Poitreanaud

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di Antonio Raimondi

Non c’è la prevista sosta per il Sei Nazioni, perché domenica prossima diretta su Skysport 2 dalle 15.30 tornano in campo Francia e Irlanda per disputare il match rinviato per impraticabilità di campo lo scorso 11 febbraio. L’allenatore della Francia Philippe Saint’André ha comunicato la formazione che scenderà in campo domenica allo Stade de France. Ci sono alcune novità, rispetto alla squadra che ha sconfitto la Scozia a Edimburgo domenica scorsa per 23 a 17. Non ci sarà Maxime Medard che si è infortunato proprio domenica. Al suo posto è stato chiamato Clement Poitreanaud, estremo di Tolosa, giocatore dalle spiccate doti offensive.

Gli altri cambi sono arrivati in mischia, dove è stato un po’ riorganizzato il reparto di terza linea. Naturalmente rimane Dusatoir, il capitano, grande protagonista della vittoria sulla Scozia, e al suo fianco Harinordoquy si sposta a numero otto, occupando il posto di Picamoles, mentre a flanker è stato scelto Bonnaire a rafforzare in particolare le opzioni in rimessa laterale, che potrebbe diventare importante nel prendere di mira la touche irlandese, che ha avuto problemi anche contro l’Italia.

La Francia è alla ricerca della terza vittoria che le permetterebbe di alimentare la possibilità di conquistare il Grande Slam, anche se il percorso è sicuramente molto complicato, visto che dopo il recupero di domenica, dovrà vedersela con Inghilterra, ancora a Parigi, e con il Galles a Cardiff, nell’ultima giornata del torneo.

La partita di Edimburgo ha evidenziato la forza di carattere di una squadra in ricostruzione con la nuova gestione di Philippe Saint’André, che per il momento riesce a mantenere un buon rapporto con la stampa, continuando in quell’operazione seduzione, che dovrebbe consentire a lui e al suo staff di lavorare con meno pressione. L’uomo simbolo rimane Thierry Dusatoir, giocatore dell’anno 2011, sempre più leader della squadra, ma anche la faccia più seducente della squadra, per le sue qualità in campo e per quelle riconosciute da tutti fuori dal campo. Proprio sabato è stato lui a guidare la squadra, fuori dalla tempesta iniziale, dal 10 a 0 a favore della Scozia. L’ha fatto con l’esempio di un placcaggio decisivo, sono stati alla fine ben diciannove senza neppure un placcaggio mancato.  Ha mostrato ai compagni che era il momento di tirarsi su le maniche e iniziare a vincere la partita. Contro l’Irlanda servirà di più, anche se la Francia avrà il vantaggio di giocare in Francia. Serviranno ottanta minuti ad alta intensità, perché l’Irlanda arriva a Parigi ben rodata e con il desiderio di raddrizzare un torneo, partito con la sfortunata sconfitta contro il Galles a Dublino.

Qui Irlanda - L’Irlanda si presenterà domenica allo Stade de France per il recupero della partita contro la Francia con gli stessi che hanno demolito l’Italia sabato scorso. L’allenatore Declan Kidney non ha ceduto alle richieste della critica, che voleva un cambio in particolare nel mediano di mischia, per avere l’esperienza di Eoin Reddan che rende più efficace l’attacco della squadra, come sottolineato nel secondo tempo del match contro l’Italia. La scelta di continuare con Murray ha privilegiato la maggior consistenza difensiva del giocatore di Munster. Le sole preoccupazioni per Kidney erano le condizioni fisiche di D’Arcy, Kearney, O’Brien e Healy, ma tutti hanno superato gli acciacchi della partita con l’Italia.

L’Irlanda scende a Parigi decisa a mantenere viva la chance di vincere il torneo, anche se la possibilità di Grande Slam è stata vanificata dalla sconfitta nella prima giornata contro il Galles. Serve qualcosa di davvero speciale, visto che dal 1972 a oggi a Parigi l’Irlanda ha vinto soltanto una volta. L’Irlanda prova a ispirarsi al capitano O’Driscoll, fuori per questo Sei Nazioni, che lunedì ha fatto visita ai compagni di nazionale, in concomitanza con il suo ritorno agli allenamenti con Leinster. La strada per il recupero è ancora lunga, anche se a Leinster sperano di poterlo avere operativo per il finale di stagione, magari per difendere il titolo di campione d’Europa. Morale quindi alto in casa irlandese, grazie anche al successo sull’Italia, che ha indicato la strada da seguire.

Serve un’Irlanda più d’attacco e la presenza di Sexton a numero 10 è una garanzia, ma qualcosa di più deve essere fatto in fase di conquista: contro l’Italia per almeno un tempo il pack irlandese è andato sotto, così come insufficiente è stata la prestazione della rimessa laterale, con un Best sempre sotto pressione. Le cose potrebbero andare peggio contro la Francia, che ha un punto di forza nelle fasi statiche. Contro i francesi potrebbero non bastare i cavalloni Ferris, O’Brien e Heaslip.


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