All Blacks, sale la febbre. Bergamasco: in campo per vincere
RugbyA tre giorni dal calcio d'inizio di Italia-Nuova Zelanda, il test match che sabato allo stadio Olimpico metterà gli Azzurri di fronte ai Campioni del Mondo in carica, Mirco carica l'ambiente. Azzurri certamente sfavoriti, ma non sconfitti prima di giocare
"Entreremo in campo per vincere, non per fare bella figura". A tre giorni dal calcio d'inizio di Italia-Nuova Zelanda, il test match che sabato allo stadio Olimpico metterà gli Azzurri di Jacques Brunel di fronte ai Campioni del Mondo in carica, Mirco Bergamasco carica l'ambiente e lancia la sfida agli All Blacks. "Sfidare i primi al mondo ti mette addosso una voglia in più. Conosciamo la loro forza, ma anche loro hanno dei punti deboli, non sono tanti ma ci sono. Cercheremo di imporre il nostro ritmo" ha spiegato il centro azzurro a margine della presentazione del sistema di allenamento "MiCoach" di Adidas (sponsor tecnico sia dell'Italia sia della Nuova Zelanda), presso il centro sportivo Futbol Club, cui ha preso parte anche la stella degli All Blacks, Ma'a Nonu.
Autografi, flash, sorrisi e tanto entusiasmo. E' andata via così la prima apparizione degli All Blaks a Roma. Teatro dell'allenamento dei colossi neozelandesi il Campo della Capitolina rugby dove centinai di ragazzini si sono catapultati, invece di andare a scuola, per riuscire a strappare momenti da ricordare e da raccontare approfittando della prevista seduta aperta al pubblico.
Un primo assaggio, quello degli All Blacks nella capitale, che ha dato l'idea dell'incredibile atmosfera che gli appassionati della palla ovale vivranno sabato pomeriggio. "Vestire la maglia degli All Blacks è sempre un onore - assicura la seconda linea neozelandese, Ali Williams - il nostro obiettivo è di impegnarci al massimo per guadagnarci un posto in quanto la squadra che scenderà in campo contro l'Italia non e' ancora stata decisa". Appuntamento a cui i giganti neri sembrano tenere molto a giudicare dalle belle parole spese per l'occasione e in particolare per la città di Roma: "Qui - aggiunge la terza linea Victor Vito - posso dare un senso ai miei studi classici. E' fantastico poter visitare Roma, andrò a vedere il Colosseo, il Vaticano e gli altri tesori di questa città".
Un test match che vede gli azzurri certamente sfavoriti, ma non sconfitti prima di giocare come assicura il flanker dell'Italia, Simone Favaro, in una pausa della preparazione: "Sfidiamo i campioni del mondo, la squadra che gioca il rugby migliore, tutti i rugbisti sognano di giocare contro la Nuova Zelanda: approcciare questa partita cambia l'aria che una squadra respira, l'atmosfera che si percepisce attorno ad un gruppo. E' qualcosa di molto bello. Partiamo sfavoriti, non battuti: se andassimo in campo già sconfitti - sottolinea il giocatore nella nazionale italiana di rugby - rischieremmo una sconfitta pesantissima. Le sconfitte arrivano alla fine delle partite, mai prima: io non penso alle statistiche, le lascio a voi giornalisti, noi andremo in campo per fare il meglio possibile. Alla fine della partita guarderemo il risultato e faremo le considerazioni del caso".
Autografi, flash, sorrisi e tanto entusiasmo. E' andata via così la prima apparizione degli All Blaks a Roma. Teatro dell'allenamento dei colossi neozelandesi il Campo della Capitolina rugby dove centinai di ragazzini si sono catapultati, invece di andare a scuola, per riuscire a strappare momenti da ricordare e da raccontare approfittando della prevista seduta aperta al pubblico.
Un primo assaggio, quello degli All Blacks nella capitale, che ha dato l'idea dell'incredibile atmosfera che gli appassionati della palla ovale vivranno sabato pomeriggio. "Vestire la maglia degli All Blacks è sempre un onore - assicura la seconda linea neozelandese, Ali Williams - il nostro obiettivo è di impegnarci al massimo per guadagnarci un posto in quanto la squadra che scenderà in campo contro l'Italia non e' ancora stata decisa". Appuntamento a cui i giganti neri sembrano tenere molto a giudicare dalle belle parole spese per l'occasione e in particolare per la città di Roma: "Qui - aggiunge la terza linea Victor Vito - posso dare un senso ai miei studi classici. E' fantastico poter visitare Roma, andrò a vedere il Colosseo, il Vaticano e gli altri tesori di questa città".
Un test match che vede gli azzurri certamente sfavoriti, ma non sconfitti prima di giocare come assicura il flanker dell'Italia, Simone Favaro, in una pausa della preparazione: "Sfidiamo i campioni del mondo, la squadra che gioca il rugby migliore, tutti i rugbisti sognano di giocare contro la Nuova Zelanda: approcciare questa partita cambia l'aria che una squadra respira, l'atmosfera che si percepisce attorno ad un gruppo. E' qualcosa di molto bello. Partiamo sfavoriti, non battuti: se andassimo in campo già sconfitti - sottolinea il giocatore nella nazionale italiana di rugby - rischieremmo una sconfitta pesantissima. Le sconfitte arrivano alla fine delle partite, mai prima: io non penso alle statistiche, le lascio a voi giornalisti, noi andremo in campo per fare il meglio possibile. Alla fine della partita guarderemo il risultato e faremo le considerazioni del caso".