Il rugby torna a casa. Così il Mondiale in Inghilterra 2015

Rugby

Francesco Pierantozzi

VIDEO. In esclusiva solo su Sky 48 partite dal 18 settembre al 31 ottobre, tutte in diretta. Il simbolo sono gli All Blacks, campioni del mondo nella prima edizione e nell'ultima, ma l'unica europea a vincere un Mondiale è stata proprio l'Inghilterra

Il rugby torna a casa, in Inghilterra, dove è stato inventato quasi duecento anni fa, con la Rugby World Cup, il Mondiale, che ha una storia più recente, nemmeno trent'anni, ma che ha avuto una crescita impressionante. Il terzo evento dopo Olimpiadi e Mondiali di calcio, l'occasione per conoscere più da vicino uno sport che appassiona per i suoi valori, fatti di rispetto, lealtà, sostegno, coraggio, e fatto in campo da campioni pieni di muscoli, di talento e di cuore: 48 partite in un mese e mezzo, dal 18 settembre al 31 ottobre, tutte in diretta, tutte con una loro storia da raccontare.



Il simbolo sono gli All Blacks, campioni del mondo nella prima edizione e nell'ultima, quelli dell'haka, ambasciatori del rugby e del loro Paese, da sempre la squadra da battere per tutti. In sette edizioni due successi a testa per i giganti dell'emisfero sud, Nuova Zelanda, appunto, ma anche Australia e Sudafrica, col ricordo, certificato dal film Invictus, del rugby bianco e boero che unisce a Johanessburg nel 1995 il popolo nero, con Mandela in campo a fianco del capitano Pienaar.



L'unica squadra dell'emisfero nord, più semplicemente Europa, che ha saputo vincere un Mondiale è proprio l'Inghilterra, 2003, drop di Johnny Wilkinson nei supplementari di Sydney, contro l'Australia. Altra immagine indelebile nella memoria dello sport, non solo del rugby. E l'italia? Non è mai riuscita ad andare nei quarti di finale. questa volta se li giocherà contro Francia e Irlanda, senza mostri dell'altro emisfero di mezzo. Bisogna crederci, e sostenere gli azzurri, tutti assieme, come se si fosse in campo, già da adesso.