L'Italia si prepara per l'Irlanda, la grande incognita resta Parisse

Rugby

Lia Capizzi

Brunel spera di poter contare su Sergio Parisse contro l'Irlanda (Getty)

Sarà una settimana intensa per Brunel: a studiare un'avversaria che gli azzurri conoscono benissimo. Vanno verificate però le condizioni del capitano, ancora in dubbio per la sfida che vale un Mondiale

Il 29 settembre di Sergio Parisse: guardavo il mondo che girava intorno a me. Il mondo ovale italiano gira di sicuro intorno all’arrivo del capitano, da Parigi a Londra in treno alla stazione di St. Pancras e poi in auto fino a Cobham. Sono le 11 quando il numero 8 azzurro arriva in un ritiro che però è vuoto perché il resto del gruppo è a 5 km di distanza ad allenarsi. Per Parisse il tempo di posare le valigie e raggiungere subito quelli che lui da sempre chiama “i miei ragazzi”.

Saluta tutti , si ferma a colloquio con Brunel, ma la sua bocca resta tassativamente cucita con noi media, nessuna dichiarazione ufficiale. Una margherita che sfoglieremo ancora per giorni: gioca, non gioca, gioca non gioca. Chi lo decide, la Nazionale? Il suo club, lo Stade Francais, o lui? Al responsabile dello staff medico azzurro, il dott. Vincendo Ieracitano, strappiamo una percentuale. Al 70% giocherà contro l’Irlanda. Di certo può allenarsi in gruppo e per giovedì si attende un altro tassello: “Giovedì lo sottoporremo a un controllo ecografico e decideremo la strada da fare insieme. Io l’ho visto bene e sono fiducioso”.

E poi c’è l’altro infortunato Leonardo Ghiraldini che è l’unico che non si allena anche se è lo stesso in campo, da solo a testa bassa o a colloquio con Brunel e l’assistant coach De Carli. Per lui una distrazione muscolare che difficilmente lo renderà disponibile per la sfida contro l’Irlanda, la partita decisiva da dentro o fuori per questa Coppa del Mondo.

Sarà una settimana intensa a studiare un’avversaria che gli azzurri conoscono a menadito, il gioco fisico dell’Irlanda che ha i portatori di palla tra i più forti al mondo. Importante sarà riuscire a bloccarli in una posizione di stallo, esattamente come quando si gioca a dama. Vale tutto, anche prendere le misure, con il sorriso, utilizzando queste pedine giganti (quelli del giardino dell'hotel sede del ritiro azzurro, ndr).