Rugby, Sei Nazioni: Irlanda-Italia è una partita speciale per il Ct O'Shea

Seconda giornata del Sei Nazioni con l'Italia, sconfitta all'esordio dall'Inghilterra, impegnata in trasferta contro l'Irlanda. Partita speciale per il Ct degli azzurri Conor O'Shea che torna nel suo paese. Nato a Limerick ma cresciuto rugbisticamente parlando a Dublino, nel Leinster. O' Shea ha vestito in carriera la maglia verde per 35 volte, 6 mete, 2 anche contro gli azzurri nel 1999 nel vecchio Lansdowne Road. Ora torna a casa, alla guida di un'Italia che vuole fare grande ma pensando più alla prestazione che ai risultati, che secondo il Ct irlandese in futuro arriveranno. Anche se la pazienza del tifoso italiano, messa a dura a prova da anni di promesse mantenute e sconfitte, fatica a dargli fiducia. All'esordio nel 6 Nazioni 2018, una settimana fa, era arrivata la sconfitta 15-46 contro l'Inghilterra. Anche se per 65 minuti l'Italia era stata in partita contro la squadra che sta mettendo in dubbio la leadership sul rugby mondiale degli All Blacks. Ora sotto con l'Irlanda, terza forza mondiale (noi siamo quattordicesimi), che la Nuova Zelanda l'ha sconfitta a Chicago nel novembre 2016. O'Shea ha in testa il tipo di partita che dovrà fare la nostra Nazionale: prendere rischi, senza provare a difendere sulle barricate. Il rischio sarebbe quello di perdere e farsi ridere dietro. E' convinto, che seppur a piccoli passi, la sua Italia stia crescendo. E che il progetto deve andare avanti, anche all'Aviva Stadium contro l'Irlanda capace di vincere all'esordio nel torneo in Francia allo scadere, 15-13, con un drop da favola di Jonathan Sexton dopo 40 fasi di gioco.