Sei Nazioni Under 20: Italia battuta dall'Inghilterra 32 a 25. HIGHLIGHTS

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FOTO d @Federugby - Twitter

Gli Azzurri chiudono con una meta che rende meno amara la sconfitta contro gli inglesi. Pur a quota zero vittorie, i ragazzi di Brunello salgono a 4 punti in classifica. Prossimo appuntamento il 24 febbraio in casa contro l’Irlanda

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Sfuma a Gloucester il primo appuntamento con la vittoria per l’Italia Under 20. Nel secondo turno del Sei Nazioni 2023 è l’Inghilterra ad avere la meglio per 32 a 25. Nonostante il punteggio i ragazzi di Brunello hanno giocato una partita di carattere, in cui a pesare sono stati i tanti errori che hanno consentito ai padroni di casa di tradurre in punti ogni occasione possibile. Si conferma il grande stato di forma del pacchetto di mischia azzurro, capace di mettere in difficoltà gli inglesi per l’intera durata della gara.

Italia dominante in mischia, Inghilterra abile a sfruttare gli errori

La partita inizia con un dominio territoriale evidente a favore dei padroni di casa. L’Inghilterra cerca di infiammare il pubblico di Gloucester, alterna percussioni frontali a movimenti del pallone nello spazio, ma l’Italia ci mette sempre una pezza.

All’8’ minuto gli inglesi passano in vantaggio. L’estremo Harris trova un angolo di corsa perfetto, buca la prima linea di difesa dell’Italia e concretizza in meta una manovra dei trequarti prodotta in virtù di una mischia ordinata sufficientemente stabile. I ragazzi di Brunello non riescono a uscire dalla propria metà campo e l’Inghilterra ne approfitta nuovamente. Al 13’ è il centro Ma’asi-White, poi votato migliore in campo, che può schiacciare in meta su un calcetto velenoso prodotto dal mediano di apertura Bradbury. La reazione dell’Italia arriva puntuale, con i primi 8 uomini che si compattano, dominano le fasi statiche e riportano tutta la squadra dentro i ventidue avversari. I successivi 5 minuti di mischie ripetute evidenziano una netta superiorità in fase di spinta dell’Italia, che però non si conclude in meta.

Ci pensa il pilone Aminu a sbloccare il tabellino degli Azzurri, quando al 23’ minuto schiaccia per ultimo un pick and go insistito, ben iniziato dai compagni di reparto.

Si entra negli ultimi 10 minuti della prima frazione con Harris e Sante impegnati ad allungare dalla piazzola il punteggio per le loro squadre. È solo il prologo della terza meta inglese che nasce da un errore dell’Italia, prima con Sante che non trova la rimessa laterale da calcio di punizione, poi di tutto lo schieramento difensivo che si fa assorbire dai ball carrier inglesi e consente a Tobias Elliott di trovare la segnatura in bandierina. Al riposo il tabellone segna 20 a 8.

La musica non cambia nel secondo tempo

l’Italia torna presto in partita, anche grazie all'Inghilterra che approccia la ripresa con troppa indisciplina e rimedia 2 gialli nell’arco di un paio di minuti. Il secondo è un placcaggio piuttosto pericoloso che appare più vicino a un gesto da espulsione, ma l’arbitro si limita all’ammonizione. La reazione degli Azzurri arriva puntuale: prima una carica centrale di Passarella fa breccia tra le maglie bianche, poi Rubinato si avvicina alla meta, infine è Gallorini che va oltre per la seconda meta italiana.

Gli Azzurri non riescono a dare continuità ai loro attacchi e a causa di una serie di imperfezioni si trovano di nuovo a difendere a ridosso della propria linea di meta. Al 56’ Cunningham-South ci mette i muscoli e va oltre per la quarta segnatura, quella che vale il bonus offensivo per il XV della Rosa. Nonostante il cinismo degli inglesi l’Italia è presente, lo dimostra al 65’ quando Aminu realizza, di forza, la sua seconda meta personale dagli sviluppi di una buona rimessa laterale. L’Inghilterra è costantemente messa in difficoltà dalle cariche degli italiani, mentre il cronometro va avanti e le occasioni di girare l’inerzia della gara sfumano a causa delle numerose imprecisioni dell’Italia. Al 75’ arriva il sigillo che mette la parola fine all’incontro. Il neo entrato Fasogbon è il più reattivo di tutti, batte veloce un calcio di punizione e si invola a segnare la quinta meta inglese.

A risultato acquisito c’è spazio per il guizzo di Bozzoni che si invola oltre la linea bianca e con la quarta meta consegna all’Italia due punti di bonus difensivi comunque utili ai fini della classifica.

Inghilterra: 15 Sam Harris, 14 Tobis Elliott, 13 Rekeiti Ma’asi-White, 12 Joseph Woodward, 11 Josh Hathaway, 10 Monty Bradbury, 9 Charlie Bracken, 8 Chandler Cunningham-South, 7 Greg Fisilau, 6 Finn Carnduff, 5 Lewis Chessum, 4 Danny Eite, 3 Tim Hoyt, 2 Finn Theobald-Thomas, 1 Archie McArthur.
 

A disposizione: 16 Calum Scott, 17 Asher Opoku-Fordjour, 18 Afolabi Fasogbon, 19 Robert Carmichael, 20 Tristan Woodman, 21 Nye Thomas, 22 Louie Johnson, 23 Benjamin Waghorn

Mete: 8’ Harris, 13’ Ma’asi-White, 38’ Elliott, 56’ Cunningham-South, 75’ Fasogbon

Trasformazioni: 14’ Harris, 39’ Harris

Calci di punizione: 30’ Harris, 57’ Harris.

Italia: 15 Andrea Bruniera, 14 Emanuele Tani, 13 François Carlo Mey, 12 Dewi Passarella, 11 Mathias Leon Douglas, 10 Giovanni Sante, 9 Sebastiano Battara, 8 Matteo Rubinato, 7 David Odiase, 6 Carlos Lizardo Berlese, 5 Pietro Turrisi, 4 Alex Mattioli, 3 Marcos Francesco Gallorini, 2 Giovanni Quattrini, 1 Destiny Ugiagbe Aminu.
 

A disposizione: 16 Nicholas Gasperini, 17 Samuele Taddei, 18 Alex Valentino Artuso, 19 Enrico Pontarini, 20 Jacopo Botturi, 21 Filippo Bozzoni, 22 Simone Brisighella, 23 Nicola Bozzo
 

Marcatori: 23’ Aminu, 48’ Gallorini, 65’ Aminu, 80’ Bozzoni

Trasformazioni: 48’ Bruniera

Calci di punizione: 34’ Sante

A cura di OnRugby.it (www.onrugby.it)