Morto Hank Aaron, leggenda del baseball USA e simbolo della lotta al razzismo

Sport USA
Danilo Freri

Danilo Freri

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Henry Louis "Hank" Aaron è scomparso all'età di 86 anni. Rappresentò la rivincita per milioni di afroamericani quando battè il record di fuoricampo detenuto dall'icona bianca Babe Ruth. Quando realizzò il 714°, eguagliando il risultato della star degli Yankees, ricevette minacce di morte. Era un riferimento anche per Alì

E’ stato il più grande fuoricampista di tutti i tempi, Henry Louis Aaron, o meglio Hank Aaron come tutti lo chiamavano, era una leggenda del baseball e dello sport americano. Se ne è andato con la soddisfazione di avere ancora record imbattuti a livello MLB dove ha giocato tra Atlanta e Milwaukee dal '54 al '76. Hank Aaron era un battitore tremendo. Aveva un movimento fluido, non sembrava neanche violento, ma la palla viaggiava lontanissimo. Ha tuttora il maggior numero di punti, di basi totali, e di battute da extra base. Ma sarà ricordato per sempre per aver battuto nel 1974 il record più prestigioso e simbolico dello sport americano: il record dei fuoricampo. Quel record apparteneva a Babe Ruth, il campione degli Yankees, l’eroe del baseball, il mito che sembrava inarrivabile. Eppure Aaron riuscì a fare meglio dei 714 fuoricampo di Babe Ruth. Per molti in America fu uno shock, di sicuro fu uno shock anche per Hank Aaron.

 

 

 

Lui era partito dalla Negro League, la lega dove erano segregati gli afro americani, il razzismo lo ha accompagnato nell’America degli anni 60 e 70, ma nella stagione in cui si stava avvicinando al record fu investito da pressioni indicibili. Il servizio postale americano conteggiò 930 mila lettere indirizzate a lui, alcune di sostegno, molte di minacce e insulti. Aaron chiuse poi la carriera a quota 755 ed oggi sarebbe al secondo posto perché nel 2007 lo ha superato Barry Bonds. Ma Bonds è stato poi accusato di aver numeri gonfiati da sostanze dopanti. E allora il vero re dei fuoricampo rimane Hank Aaron anche se da lui non è mai arrivata una parola contro Bonds, perché tre decadi con il record per lui erano già abbastanza. Aaron è stato un paladino dei diritti civili, un esempio di come si possa essere i più grandi senza un briciolo di arroganza, ma mostrando soprattutto umiltà, dignità e integrità.