Wrestling, MJF guida il Pinnacle sulla vetta della AEW

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Salvatore Torrisi

Con astuzia e spietatezza, il leader del Pinnacle porta la sua fazione alla vittoria in un avvincente Blood & Guts Match. Per Chris Jericho una tremenda caduta dalla cima della gabbia. Questa settimana a Dynamite 3 match titolati e la “Porta Proibita” si apre ancora per accogliere la leggenda del puroresu Yuji Nagata. Appuntamento per venerdì alle 21.30 su Sky Sport Arena

E’ stata una conclusione scioccante quella dell’attesissimo Blood & Guts match andato in scena nell’ultimo episodio di Dynamite. Dopo 35 minuti di violenta e sanguinosa battaglia, l’Inner Circle stava dominando la scena sui due ring e la fine per il Pinnacle sembrava ormai imminente, quando MJF è riuscito a evadere dalla gabbia scalandola fino in cima e il rivale Chris Jericho non ha saputo resistere alla tentazione di seguirlo. Ne è conseguito un drammatico scontro tra i leader delle due fazioni sul tetto della gigantesca struttura d’acciaio. E proprio in quel frangente Maxwell Jacob Friedman ha mostrato tutta la sua astuzia, rifilando un colpo basso a Jericho per liberarsi dalla sua Liontamer, per poi usare il suo Dynamite Diamond Ring per metterlo KO. A quel punto MJF ha trascinato “Le Champion” fino al bordo della gabbia, minacciando gli altri membri dell’Inner Circle che l’avrebbe scaraventato giù qualora non si fossero arresi. Ed è stato Sammy Guevara, pupillo di Jericho e fino a quel punto probabilmente l’MVP del match, a dichiarare la resa, consegnando così la vittoria al Pinnacle. Non ancora pago, MJF ha comunque spinto Jericho giù dalla struttura in acciaio, costringendolo a un volo di diversi metri e a un impatto terrificante, che lo terrà probabilmente lontano dalle scene per alcune settimane. Per MJF e i suoi è un’affermazione pesantissima, che ha il sapore di un passaggio di consegne: ora è il Pinnacle la fazione dominante della All Elite Wrestling. Ma la sensazione è che nemmeno una sfida cruenta e brutale come il Blood & Guts abbia messo la parola fine su questa rivalità, e ci si attende che, con la probabile assenza di Jericho, sia Sammy Guevara a guidare la riscossa dell’Inner Circle. Il Blood & Guts ha segnato un nuovo, grande successo per Dynamite in termini di ascolti negli USA, ma la AEW non ha alcuna intenzione di fermarsi e per il prossimo episodio del proprio show più importante ha messo in programma ben 3 match titolati e un incontro che decreterà lo sfidante di Kenny Omega per Double Or Nothing.

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Gli SCU al bivio: vittoria dei titoli tag team o scioglimento

Il match tra Young Bucks e SCU, che avrà luogo nel prossimo Dynamite, non vedrà in palio soltanto i titoli tag team AEW detenuti dai fratelli Jackson, ma anche la carriera di Christopher Daniels e Frankie Kazarian come coppia, nonché la lunga amicizia che ha unito i due team per anni e che di recente, con il radicale cambio di atteggiamento degli Young Bucks, si è pesantemente incrinata. Gli SCU sono stati i campioni tag team inaugurali della All Elite Wrestling, seppur con Scorpio Sky nella formazione in luogo di Christopher Daniels (all’epoca infortunato). Ma dopo aver perso i titoli contro Kenny Omega e Adam Page, hanno imboccato un lungo tunnel di sconfitte e recriminazioni, proprio in corrispondenza con il rientro di Daniels nella formazione “titolare”. Questo ha indotto Kazarian a pungolare il compagno, proponendogli, verso la fine del 2020, una stipulazione vincolante: ancora una sconfitta e gli SCU si sarebbero sciolti definitivamente. Da quel momento in avanti Daniels & Kazarian non hanno più sbagliato un colpo, vincendo match su match, tornando numeri 1 del ranking e guadagnandosi una chance di sfidare gli Young Bucks per i titoli tag team grazie al trionfo nella sfida a quattro coppie andata in scena nell’ultimo Dynamite. Ora il momento della verità: sarà tutto o niente per i So Cal Uncensored. E a decidere il loro destino saranno i loro ormai ex amici, Matt e Nick Jackson.

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Moxley contro Nagata, un dream match che riapre la “Porta Proibita”

Chi ultimamente sta avendo parecchi problemi con gli Young Bucks è Jon Moxley, che insieme all’amico Eddie Kingston ha sconfitto a Blood & Guts il team formato da Kenny Omega e MT Nakazawa, ma ha poi dovuto subire l’aggressione dell’Elite al completo. Moxley però ha, per il momento, ben altro di cui preoccuparsi: nel prossimo Dynamite dovrà infatti difendere il titolo IWGP degli Stati Uniti, che ha vinto in New Japan Pro Wrestling a gennaio 2020 e difeso per l’ultima volta contro KENTA un paio di mesi fa. Il suo avversario sarà una vera e propria leggenda del Puroresu (il wrestling giapponese): Yuji Nagata, 53enne wrestler che nel suo ricchissimo palmares vanta due titoli dei pesi massimi IWGP nonché tutti i principali tornei organizzati dalle più importanti promotion giapponesi, unico atleta a potersi fregiare di tale impresa. Nagata si era anche distinto per una breve, ma brillante esperienza in WCW tra il ‘97 e il ’98 e farà quindi il suo ritorno negli USA dopo ben 23 anni, riaprendo l’ormai famigerata “Porta Proibita” della collaborazione tra AEW e NJPW per dar luogo a quello che va considerato a tutti gli effetti un dream match.

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Darby Allin di fronte all’ostacolo più temibile: Miro lo sfida per il titolo TNT

Quella di Blood & Guts è stata una serata da dimenticare per Darby Allin: prima è caduto nelle provocazioni verbali di Ethan Page e Scorpio Sky, provando ad assalirli mentre rilasciavano un’intervista in cima alle gradinate del Daily’s Place di Jacksonville, ma venendo presto messo in minoranza dai due e rimediando una rovinosa caduta da una rampa di scale. Poi ha dovuto apprendere della sfida lanciatagli da Miro, che dopo aver manifestato per settimane il proposito di conquistare un titolo in AEW è passato ai fatti, presentandosi con un contratto già firmato per un match con in palio il titolo TNT che si disputerà nel prossimo Dynamite. E’ probabilmente lo scoglio più arduo da superare per il campione TNT: Miro, da quando è approdato in All Elite, si è dimostrato pressoché inarrestabile e dopo aver liquidato Kip Sabian, ritenuto responsabile della sua unica sconfitta nell’Arcade Anarchy, appare lanciassimo verso il compimento di quello che il forzuto bulgaro ritiene il suo destino, diventare campione. Il match arriva inoltre nel momento peggiore per Darby, che non potrà certo presentarsi in condizioni ideali dopo che il volo dalle scale gli ha procurato una brutta lussazione alla spalla sinistra. Sembra una sfida impossibile per il campione TNT, che però ha ormai abituato a stupire. Miro non dovrà assolutamente commettere l’errore di sottovalutarlo.

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PAC vs Cassidy per sfidare Omega, attesa per l’annuncio di Cody

Comincia intanto a comporsi il quadro in vista di Double Or Nothing, il prossimo evento in pay-per-view della AEW che avrà luogo la notte del 30 maggio e sarà visibile in diretta su SKY Primafila. Il primo match ufficiale è quello per il titolo femminile: Britt Baker sfiderà la campionessa Hikaru Shida, provando a porre fine a un regno che si appresta a raggiungere l’anno di durata. Per quanto concerne il titolo maschile, è stato sancito un match tra i primi due wrestler del ranking, Orange Cassidy e PAC, con il vincitore che andrà a sfidare Kenny Omega al pay-per-view. “The Cleaner” ha già lasciato intendere di aspettarsi una nuova resa dei conti con PAC, rivale di vecchia data che ha già dimostrato di saperlo battere, non considerando Cassidy all’altezza. Ma Mr. “Freshly Squeezed” ha più volte provato di saper ribaltare ogni pronostico e anche se l’unico precedente, risalente a AEW Revolution 2020, sorride a PAC, l'esito del match è più incerto di quanto si possa pensare. Sempre in ottica Double Or Nothing, c’è attesa per l’annuncio speciale di Cody Rhodes che, dopo aver sconfitto QT Marshall in un match forse ancor più teso e complicato del previsto, è caduto vittima di un terribile destro al bersaglio grosso sferratogli da Anthony Ogogo. Riguarderà questo l’annuncio di Cody? Lo scopriremo venerdì alle 21.30 su Sky Sport Arena, nell’ambito di un ennesimo episodio da non perdere di AEW Dynamite. 

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