Playoff Nhl, i risultati: tanti gol e equilibrio nel primo turno

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Danilo Freri

Come in regular season si continua a segnare tanto anche nelle prime partite dei playoff NHL. Nessuna sfida è scontata a cominciare da Florida che affronta Washington in gara 3 alle 19 (diretta Sky Sport 253) con la serie sull’1 a 1

Essere i migliori per 7 mesi non basta per alzare la Stanley Cup. Basta per arrivare ai playoff, certo. Ma quello è solo il primo passo. Poi, sono i passi che farai a maggio ed eventualmente a giugno a fare la differenza. I Florida Panthers lo stanno imparando in questo primo turno contro i Washington Capitals. Prima squadra del ranking ad est contro la numero 8. Un record fantastico per punti ottenuti e vittorie, con una media di gol segnati a partita irraggiungibile per le altre 31 squadre NHL. Eppure…Gara 1 è stata la conferma che nei playoff si riparte e la competizione può non assomigliare affatto a quella giocata fino a quel momento. I Capitals hanno piazzato una rimonta da sotto 1-2 e con tre gol nel terzo periodo hanno annullato subito il vantaggio del campo dei Panthers. In gara 2 riscatto Florida con un punteggio netto: 5 a 1. Non è stato così semplice. All’inizio della partita Washington ha avuto diverse occasioni e sembrava dominare. Poi a fine primo periodo è arrivato il gol di Ekblad con un tiro che ha colpito un difensore, è rimbalzato sul ghiaccio, si è impennato, ha scavalcato la spalla del portiere ed è finito in fondo alla gabbia. Capita. Il vantaggio ha dato tranquillità ai Panthers che poi hanno realizzato gol di qualità, scatenando il loro attacco. Ma sul ghiaccio non si è vista tutta questa differenza. Con queste premesse e on la serie sull 1 a 1 si arriva alla prima gara della serie che sarà giocata a Washington e che si può vedere in diretta questa sera alle 19.00 sul canale 253 di Sky Sport.

 

 

Giroux vuole la coppa

Questi playoff sono un’occasione speciale anche e soprattutto per Claude Giroux, 15 anni di eccellente carriera in NHL con Philadelphia ma senza alzare la Stanley Cup. Ha accettato lo scambio che lo ha portato in Florida il 19 di marzo per avere ancora una chance a 34 anni. La prima l’ha avuta nel 2010, quando i Flyers persero la finale contro Chicago. Giroux giocò benissimo, 21 punti in 23 partite nei playoff. Numeri che rimangono, ma sulla coppa vengono incisi solo i nomi dei vincitori. Quando sei molto giovane e hai subito successo, potresti pensare che arrivare ai playoff e poi in finale sia la normalità. Quello che accadrà sempre. Sbagliato. E’ una lega terribile. E’ difficile arrivare ai playoff, è un’impresa arrivare in finale. Sono playoff dove tutti possono battere tutti. Quando hai un’occasione, devi giocartela al massimo. Non sai quando ne avrai un’altra. Nemmeno se l’avrai. Giroux ha scelto Florida, una squadra con un gioco offensivo, con giocatori di talento e un buon portiere. Sapeva che si sarebbe trovato bene. Ha giocato 18 partite di fine regular season di ambientamento, con 3 gol e 20 assist. Florida ha vinto 15 di quelle 18 partite, di cui 13 consecutive. Ha iniziato i playoff con un gol e un assist. In carriera ha realizzato 73 punti in 85 partite nella postseason. Quindi è il solito Giroux. Che ai Panthers non è più il capitano come ha fatto per 10 anni ai Flyers ma è già il giocatore più ascoltato. Rispetto e leadership.

Un duro che manca: Wilson

Washington potrebbe dover affrontare la miglior squadra della stagione senza uno dei suoi giocatori chiave: Tom Wilson. Wilson in gara 1 ha aperto lo score nel primo periodo ma poco dopo ha lasciato il ghiaccio e non è più tornato. Ha saltato anche gara 2. E’ un giocatore molto fisico ma di sostanza anche in zona gol, 24 reti e 52 punti in stagione con oltre 18 minuti di utilizzo. Una grande presenza nei Capitals che hanno vinto la Stanley Cup nel 2018. Una carriera caratterizzata anche da diverse squalifiche per cariche cattivissime e pericolose per gli avversari, una tendenza che sta imparando a controllare. Più o meno. Sembra che si sia fatto male nel tentativo di caricare un avversario, ma lo ha mancato scontrandosi con la balaustra…E’ un giocatore da playoff, per la carica agonistica ma anche per la capacità di trovare gol importanti in questo tipo di partite.

Attenti a Ovechkin

L’attaccate russo Alexander Ovechkin, il più grande realizzatore della storia recente di questo sport e forse il più grande di sempre, deve ancora entrare nella serie. Finora ha messo a segno due punti grazie a due assist. Nove tiri e zero gol. Non è da Ovechkin. E’ arrivato al primo turno dei playoff con un infortunio proprio nell’ultima settimana di regular season e non è stato l’avvicinamento ideale. Ma il fisico del grande numero 8 è comunque resistente, anche a 36 anni. E’ un realizzatore di potenza e non di tocco. Ha il tiro più devastante che si sia mai visto, sia con lo slap shot per colpire il disco caricando al massimo il colpo, sia con il tiro di polso quando il puck è già attaccato al bastone. Se arrivano i suoi gol Washington può complicare la strada dei Panthers e portarli molto avanti nella serie. In quel tipo di partite dove finisce l’inerzia portata dalla voglia di vincere e comincia a crescere la paura di perdere.

 

Tanti gol anche nei playoff

Veniamo dalla regular season più ricca degli ultimi 26 anni. I gol segnati in media a partita da una squadra NHL sono stati 3,1. Un cambio di mentalità che la lega stava incoraggiando da tempo. Gli allenatori schierano linee più votate all’attacco, solo la quarta linea ha compiti quasi esclusivamente difensivi. Ci sono più giocatori dotati tecnicamente e meno lavoratori dal fisico possente e dalle mani di piombo. Ci sono tantissimi europei. I giovani vengono schierati con più coraggio, anche se hanno qualche lacuna nelle coperture difensive. I difensori partecipano di più in attacco ed hanno sempre più responsabilità offensive. La percentuale di realizzazione nei power play è cresciuta. Le squadre sfruttano meglio le zone a più alta percentuale per creare tiri pericolosi e occasioni. Al via dei playoff, tutti erano d’accordo nel dire: non sarà più così. Le squadre aumenteranno le coperture difensive e in porta ci saranno alcuni dei migliori portieri in circolazione. Ed invece… Si continua a segnare tantissimo. Finora nelle partite di playoff ogni squadra segna in media 3,25 gol. Edmonton in tre gare ne ha fatti 17. L’unica serie che replica gli schemi della consuetudine è quella tra Calgary e Dallas (1-0 gara 1 e 0-2 gara 2). Ma nonostante i gol, l’equilibrio resta. Le serie arrivate a gara 3 sono tutte sul 2 a 1 e le altre che si giocano stanotte sono tutte serie sull’1 a 1 tranne Colorado che è in vantaggio 2 a 0 sui Predators.

Problemi in porta

Una costante sembra esserci anche negli infortuni che riguardano i portieri titolari di diverse squadre. Pittsburgh è nei guai, ha iniziato i playoff senza Jarry e il suo back-up DeSmith ha rimediato subito un infortunio che lo messo out per questa stagione. Si affida a Domingue, che è il terzo portiere. Situazione simile a Carolina, senza Frederik Andersen e con Raanta che si è fatto male in gara 2 ha dovuto affidarsi al rookie Kochetkov. Nashville non ha Saros e contro lo strapotere degli Avalanche sarebbe servito tantissimo. Dallas è senza Khudobin. Proprio perché si attacca e si segna più del solito, i portieri rimangono i giocatori più determinanti. Almeno questo non è cambiato e probabilmente non cambierà mai in una partita di hockey.

La Nhl su Sky Sport

In questo week end, oltre a gara 3 Washington-Florida di questa sera, ci sarà anche gara 4 St.Louis-Minnesota. L’appuntamento è domenica 8 maggio alle 22.30 su Sky Sport Action.