Steven Stamkos, mister 1000 punti!

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Massimo Marianella

Massimo Marianella

©IPA/Fotogramma
Steven_Stamkos

Mille punti! Non sono sufficienti, nella nostra vita quotidiana, per un biglietto premio di un treno alta velocità, neanche per un upgrade delle compagnie aeree, forse per un cadeau fedeltà al supermercato, ma nell’hockey NHL ti mandano invece direttamente nella leggenda...

Anche Phila 'costretta' ad applaudire

L’abbraccio frenetico a Philadelphia di tutti i compagni, dal portiere a quelli saltati sul ghiaccio dalla panchina, il rispetto degli avversari e persino gli applausi del pubblico locale di una città tosta, cinica, che si pregia, a dispetto del nomignolo di City of Brotherly Love, di aver fischiato persino Babbo Natale a una partita di football dei loro Eagles, lo testimoniano in maniera evidente. Certamente Steven Stamkos non aveva bisogno di superare questa barriera statistica per essere destinato alla Hall of Fame a fine carriera, ma questo ne anticipa l’ingresso in bello stile nella leggenda mentre ancora guida i suoi Lightning.

Il club dei 1000

Nominato giovanissimo, a poco più di 23 anni, come decimo capitano della storia di Tampa Bay oggi, oltre ad aver alzato due volte la Stanley Cup anche grazie ai suoi 91 punti (43 goals, 48 assists) in 117 partite di Playoff, detiene tutti i record statistici offensivi della storia della franchigia. Sette volte All Star, Stamkos, non solo mortifero in power play col suo slap shot dall’angolo destro del portiere, è arrivato in quadrupla cifra nei punti con un incredibile equilibrio tra gol e assist 496 e 509 (ha raggiunto quota 500 assist a novembre contro i Dallas Stars) Di questi 496 gol, tra l’altro, anche 13 vincenti in overtime. Leader che non ha paura della fisicità degli avversari (non è lontano dai 600 minuti di penalità in carriera) Steven Stamkos è il 95° giocatore di tutta la storia della NHL a raggiungere quota mille punti, il 48° a farlo con una sola squadra e solo il 9° in attività con Sidney Crosby dei Pittsburgh Penguins, Alex Ovechkin dei Washington Capitals, Patrick Kane dei Chicago Blackhawks, Evgeni Malkin dei Penguins, Anze Kopitar degli LA Kings, Eric Staal dei Florida Panthers, Nicklas Backstrom dei Capitals e Patrice Bergeron dei Boston Bruins. 

Il sogno di un bambino

Leggenda tra le leggende a neanche 33 anni il #91 non ha alcuna intenzione di fermarsi e con una squadra come i Lightning ancora tra le favorite della stagione non solo con armi offensive, oltre a lui, come Kucherov, Point, Paul e Perry, ma anche con tra i pali il miglior portiere della NHL Andrei Vasilevskiy e la presenza in difesa dello svedese Victor Hedman, lo straordinario traguardo dei 1000 punti potrebbe anche essere, incredibilmente, solo una tappa di passaggio per altri trofei. Non a caso le prime riflessioni nello spogliatoio del Wells Fargo Center di Philly con in mano “il disco” avvolto da un tape bianco con la scritta 1000 sono state per il gruppo. La squadra. I compagni di ieri e di oggi. “Incredibile condividere questo momento con i miei compagni. E’ una statistica individuale lo so, ma c’è tanta gente che mi ha permesso di arrivarci. Incredibili allenatori e una serie straordinaria di compagni del passato Martin St. Louis, Vincent Lecavalier, Teddy Purcell, Ryan Malone, Mike Smith per una lista lunghissima che porta a quelli compagni di oggi Nikita Kucherov, Victor Hedman, Brayden Point, Alex Killorn e Nick Paul. Traguardi così ti fanno fermare un attimo, riflettere e ti tornano in mente tanti ricordi meravigliosi a partire dai genitori che ti hanno messo i pattini la prima volta. A fine carriera sono certo l’apprezzerò ancora di più, ma poterlo condividere sul ghiaccio coi compagni è un’immagine che resterà per sempre con me, un sogno da bambino diventato realtà. La parte più difficile? Rispondere a tutti i messaggi e proverò a farlo con tutti. Un momento così ti rende orgoglioso e al tempo stesso ti fa capire che ormai sono in questa lega da tanti anni. Un veterano, ma con tanta voglia di ottenere ancora di più e vista la squadra in cui gioco nulla è impossibile. Certo, non lo nego questo era uno dei traguardi che mi ero posto all’inizio della stagione e sono felice di esserci riuscito anche rapidamente”